Meta ha recentemente tenuto un evento speciale in cui ha svelato una serie di novità legate alle sue piattaforme e nuovi prodotti. Tra le tante novità, il progetto Orion ha catturato l’attenzione di tutti.
Non si tratta di un prodotto che vedremo presto sugli scaffali, ma di un prototipo funzionante che rappresenta la visione di Meta per gli occhiali di realtà aumentata (AR).
Negli ultimi anni, la tecnologia degli occhiali AR ha fatto grandi progressi, ma senza diventare un prodotto di massa. Meta, dopo aver acquisito Oculus, ha sviluppato propri visori di realtà mista, mentre Apple ha fatto un grande passo con il lancio di Vision Pro. Tuttavia, questi prodotti avanzati non hanno ancora conquistato il grande pubblico, complice il design ingombrante e l’utilizzo limitato al chiuso.
Parallelamente, gli occhiali smart stanno guadagnando sempre più popolarità. Coloro che hanno provato gli occhiali Ray-Ban di Meta hanno dichiarato che, grazie al loro design discreto, alla fotocamera integrata e all’assistente AI, sono diventati uno dei loro accessori preferiti. Al contrario, visori come Vision Pro, seppur incredibilmente avanzati, non sono pratici da indossare all’aperto o per lunghi periodi.
Apple è al lavoro sui propri occhiali smart, ma secondo le indiscrezioni, ci vorrà ancora del tempo prima di vederli sul mercato. Nel frattempo, Meta ha mostrato al mondo che è attivamente al lavoro su questo dispositivo.
Ciò che colpisce immediatamente del progetto Orion è il suo aspetto. Sembrano quasi occhiali normali. Certo, più voluminosi rispetto ai Ray-Ban, ma non danno la sensazione di indossare un casco o una maschera da sci.
Invece di utilizzare display e videocamere per il passthrough, gli occhiali Orion integrano piccoli proiettori Micro LED nella montatura che riflettono le immagini sulle lenti. Questo consente di vedere il mondo reale senza alcuna interferenza visiva, un grande vantaggio rispetto ai visori attuali. Come nei dispositivi di realtà mista, gli occhiali Orion sono dotati di telecamere e sensori per analizzare l’ambiente circostante e permettere agli utenti di interagire con elementi virtuali, come finestre e oggetti olografici, posizionandoli nello spazio reale.
Per mantenere il prodotto compatto e leggero, Meta ha suddiviso la tecnologia in tre componenti: gli occhiali stessi, un braccialetto intelligente che rileva i gesti, e un piccolo modulo che gestisce l’elaborazione in modalità wireless.
I giornalisti di testate come The Verge e CNET hanno avuto la possibilità di provare gli occhiali Orion e le prime impressioni sono state positive. The Verge ha evidenziato la rapidità con cui gli occhiali rispondono ai comandi, grazie alla combinazione di tracciamento oculare e del braccialetto intelligente. I feedback aptici forniti dal braccialetto per confermare azioni e gesti sono stati un altro aspetto apprezzato.
Per quanto riguarda la risoluzione, non è elevata come quella dei visori, ma CNET ha notato che Meta sta testando prototipi con diverse risoluzioni, con l’obiettivo di utilizzare il miglior proiettore possibile nella versione finale. Entrambi i recensori hanno inoltre elogiato il campo visivo degli occhiali, considerato il migliore tra i dispositivi AR disponibili.
Anche la qualità del display, date le dimensioni compatte del prodotto, ha sorpreso positivamente. Le videochiamate sono nitide e ben definite, ma gli occhiali non sono adatti alla visione di film come Avatar, anche perché la durata della batteria si aggira intorno alle due ore.
Orion è ancora un prototipo in fase di sviluppo, ma rappresenta un importante passo avanti nel campo degli occhiali AR. Meta ha dichiarato che il lancio del prodotto potrebbe avvenire già nel 2025, anche se non ci sono dettagli ufficiali. Sebbene ci sia ancora spazio per i visori immersivi, gli occhiali AR sembrano avere un futuro ancora più entusiasmante.
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