L’intelligenza artificiale (AI) è ormai parte integrante delle nostre vite digitali, migliorando una vasta gamma di servizi e funzionalità che utilizziamo quotidianamente. Anche il modo in cui ascoltiamo musica sta subendo un’evoluzione significativa grazie a queste tecnologie.
Spotify ha recentemente annunciato l’espansione della generazione di playlist basate su AI, un servizio precedentemente disponibile solo per pochi utenti, che ora raggiunge nuovi Paesi. Ma come funziona esattamente questa innovativa funzione e cosa la rende così interessante?
Nel panorama mediatico moderno, una delle maggiori sfide è riuscire a trovare contenuti di qualità in un mare di offerte disponibili. Con milioni di brani a disposizione, la scoperta musicale è diventata un compito complicato per molti utenti. Sebbene servizi come Apple Music offrano playlist curate da editori umani, questo approccio non sempre riesce a soddisfare la vasta gamma di gusti e preferenze personali degli ascoltatori.
Ecco dove entra in gioco l’intelligenza artificiale di Spotify, offrendo un nuovo strumento potente per risolvere il problema della scoperta musicale. Grazie alla sua capacità di creare playlist su misura in base a richieste specifiche, l’AI si presenta come un’opportunità straordinaria per migliorare l’esperienza musicale.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, generare una playlist con l’AI è semplice e intuitivo. Basta inserire un prompt personalizzato all’interno dell’app, come “musica pop energica per le vacanze estive in Europa” oppure “playlist romantica per una serata speciale a casa.” L’algoritmo AI elaborerà quindi una selezione di brani che rispecchiano l’atmosfera richiesta. Inoltre, è possibile affinare la playlist inserendo ulteriori dettagli, perfezionando così i suggerimenti in base ai propri gusti.
Spotify incoraggia gli utenti a essere il più specifici possibile. I prompt che includono una combinazione di generi, stati d’animo, artisti o epoche tendono a generare le playlist più accurate. Si possono perfino citare luoghi, animali, attività o utilizzare emoji per ottenere risultati ancora più personalizzati. Questo strumento non si limita a selezionare brani casuali, ma crea esperienze musicali cucite su misura per l’ascoltatore.
Attualmente, la funzione di creazione di playlist tramite AI è riservata agli abbonati Premium su dispositivi iOS e Android. Non è ancora chiaro se verrà estesa anche agli utenti con account gratuiti, ma resta una possibilità interessante per il futuro.
Le potenzialità di Apple Music con l’intelligenza artificiale
Apple ha sempre lavorato duramente per offrire playlist curate e stazioni radio che si adattino a vari stati d’animo o occasioni. Tuttavia, la possibilità di consentire agli utenti di creare la loro playlist ideale tramite una descrizione personalizzata rappresenterebbe una svolta notevole anche per Apple Music.
Sebbene Apple offra già una serie di playlist personalizzate, come quelle della categoria ‘Made for You,’ spesso queste proposte non riescono a cogliere con precisione ciò che l’utente desidera ascoltare. La possibilità di inserire una richiesta specifica e vedere Apple Intelligence generare una playlist su misura, perfezionabile con ulteriori input, potrebbe rappresentare un’innovazione decisiva per competere con Spotify su questo fronte.
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