Un nuovo scandalo riguardante la privacy sta scuotendo il mondo della tecnologia. Se hai mai pensato che Facebook potesse ascoltare le tue conversazioni per offrirti pubblicità mirate, potresti non essere così lontano dalla verità. Un documento trapelato da Cox Media Group svela l’esistenza di una tecnologia chiamata “Active Listening“, che sfrutta i microfoni di smartphone e tablet per monitorare le conversazioni degli utenti.
Cos’è “Active Listening” e come funziona?
“Active Listening” è un sistema avanzato di sorveglianza che, attraverso i microfoni integrati nei dispositivi, cattura dati vocali ogni volta che l’utente è in prossimità del proprio smartphone. Queste informazioni vengono successivamente analizzate dall’intelligenza artificiale, che le confronta con altri dati comportamentali per creare un profilo più dettagliato del consumatore. In questo modo, le aziende possono inviare annunci pubblicitari ancora più personalizzati, basati su ciò di cui l’utente discute nella vita quotidiana.
Secondo il documento, il sistema poteva registrare conversazioni di chi si trovava entro 10 miglia dall’utente target, e le aziende pagavano circa 100 dollari al giorno per ottenere questi dati. Cox Media Group ha affermato di collaborare con aziende come Facebook, Google e Amazon per raccogliere tali informazioni. Tuttavia, alcune di queste aziende hanno negato qualsiasi coinvolgimento diretto.
Privacy a rischio
L’uso di tecnologie di questo tipo solleva questioni etiche importanti, soprattutto in merito al rispetto della privacy. “Active Listening” raccoglieva dati senza che gli utenti ne fossero consapevoli, basandosi su clausole poco trasparenti all’interno dei termini di utilizzo di molte app. Uno dei blog di Cox Media Group, ora cancellato, spiegava che l’ascolto attivo era tecnicamente legale poiché inserito nei lunghi contratti che gli utenti accettano quando scaricano o aggiornano un’applicazione.
Questa rivelazione ha scatenato reazioni forti da parte delle aziende coinvolte. Google ha immediatamente rimosso Cox Media Group dal suo programma partner, mentre Meta (la società madre di Facebook) ha annunciato una revisione delle pratiche di Cox per verificare eventuali violazioni dei termini di servizio.
Gli utenti Apple possono stare tranquilli?
Gli utenti Apple possono dormire sonni più tranquilli. L’ecosistema della società di Cupertino pone molta attenzione sulla tutela della privacy, impedendo che il microfono o la fotocamera vengano attivati senza il consenso esplicito dell’utente. Ogni volta che uno di questi strumenti è in uso, un indicatore visibile, come un punto arancione per il microfono o verde per la fotocamera, appare sullo schermo dell’iPhone.
Questo sistema di protezione rende molto improbabile che una tecnologia come “Active Listening” possa funzionare in background sui dispositivi Apple. Gli utenti Android, invece, potrebbero essere più esposti, considerando la gestione più permissiva delle autorizzazioni delle app.
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