Con l’imminente lancio dell’iPhone 16, l’attenzione è rivolta a un possibile aumento significativo della capacità di archiviazione nei modelli iPhone 16 Pro. Secondo un report di gennaio, si vocifera che Apple potrebbe raddoppiare lo spazio massimo disponibile, portandolo a 2TB.
Questa speculazione si basa sull’ipotetica adozione da parte di Apple della memoria flash NAND Quad-Level Cell (QLC). La tecnologia QLC permetterebbe di inserire più capacità di archiviazione in uno spazio ridotto, con la possibilità di ridurre i costi rispetto alla memoria NAND attuale a celle triple (TLC).
Tuttavia, è importante prendere queste voci con cautela. Dichiarazioni simili riguardo a un’opzione da 2TB erano emerse già per i modelli iPhone 14 Pro e iPhone 15 Pro, rivelatesi infondate. Nonostante ciò, ci sono nuovi elementi che danno maggiore credibilità a questi ultimi rumors.
I modelli iPhone 16 Pro potrebbero infatti ricevere aggiornamenti significativi alla fotocamera, che giustificherebbero l’aumento dello spazio di archiviazione. Si parla di un miglioramento della fotocamera ultra-grandangolare con un sensore da 48 megapixel, dotato della stessa tecnologia di pixel binning della fotocamera principale. Questo aggiornamento, insieme a un’apertura più ampia di f/2.2, promette prestazioni molto migliori in condizioni di scarsa illuminazione e supporto per la fotografia ProRAW a 48 megapixel.
Inoltre, Apple potrebbe introdurre un nuovo formato d’immagine chiamato “JPEG-XL”, che andrebbe ad aggiungersi ai formati esistenti come HEIF, JPEG, HEIF Max, ProRAW e ProRAW Max. Questo potrebbe comportare file di dimensioni maggiori, rendendo necessario uno spazio di archiviazione più ampio. Si vocifera anche della possibilità di registrare video in 3K a 120 fotogrammi al secondo con Dolby Vision, che genererebbe file notevolmente più grandi.
Infine, si prevede che Apple introdurrà un Tasto Cattura dedicato nei modelli iPhone 16 Pro, sottolineando il ruolo del dispositivo come strumento serio per la fotografia e la cattura video. Questi potenziamenti collettivi verso capacità d’immagine e video di livello professionale potrebbero giustificare l’opzione di archiviazione aumentata.
Mentre la prospettiva di un iPhone da 2TB è entusiasmante, soprattutto per i creatori di contenuti e gli utenti più esigenti, è importante considerare che la NAND QLC presenta anche degli svantaggi. In particolare, tende a offrire velocità di lettura e scrittura inferiori rispetto alla NAND TLC.
In attesa degli annunci ufficiali da parte di Apple durante l’imminente evento “It’s Glowtime” del 9 settembre, la possibilità di un iPhone 16 Pro con 2TB di storage rimane incerta. Se non sarà quest’anno, non resta che sperare nel prossimo.
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