Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale generativa è stata al centro di numerose discussioni nel mondo della tecnologia. Aziende come OpenAI e Google hanno fatto passi da gigante, lanciando innovazioni che hanno rapidamente trovato spazio tra gli utenti.
In mezzo a questa frenesia tecnologica, molti di noi si sono chiesti quando Apple avrebbe fatto il suo ingresso nel mondo dell’IA generativa. E finalmente, durante la WWDC 2024 di giugno, l’azienda ha annunciato Apple Intelligence. Tuttavia, mesi dopo, questa promessa sembra ancora più un concetto che una realtà. Vediamo perché.
Gli appassionati Apple hanno sicuramente sentito parlare di Apple Intelligence. Si tratta di un insieme di strumenti basati sull’intelligenza artificiale che la società ha svelato durante la WWDC. Questi strumenti comprendono funzioni come la riscrittura dei testi, il riassunto di articoli, email e notifiche, Genmoji (per creare emoji personalizzate), e persino un’app per generare illustrazioni.
La società ha anche annunciato una versione completamente rinnovata di Siri, alimentata proprio da Apple Intelligence. Questo nuovo Siri dovrebbe essere più intelligente, naturale, veloce e affidabile. Inoltre, il nuovo assistente intelligente promette un’integrazione profonda con le app, permettendo agli utenti di dare comandi più specifici, come applicare un filtro a una foto con un semplice comando vocale.
Queste promesse avevano generato grande entusiasmo durante la presentazione, specialmente considerando che Apple sembrava essere rimasta indietro rispetto ai suoi concorrenti. Ma alla fine della WWDC, Apple Intelligence era ancora più un’idea che una realtà concreta.
Le prime versioni beta di iOS 18 non includevano nessuna delle funzionalità di Apple Intelligence promesse. L’azienda è rimasta silenziosa su quando queste sarebbero state rese disponibili. Solo poche settimane fa, la società ha confermato che Apple Intelligence non sarebbe stata pronta per il lancio di iOS 18.0 a settembre. Di conseguenza, ha introdotto una nuova beta di iOS 18.1 con Apple Intelligence, ma con alcune limitazioni.
Alcune limitazioni erano già previste. Ad esempio, il colosso aveva annunciato che Apple Intelligence sarebbe stata disponibile inizialmente solo in inglese (con un’espansione ad altre lingue in seguito). Tuttavia, una volta disponibile la beta per gli sviluppatori, è diventato chiaro che molte delle funzionalità presentate a giugno non erano ancora disponibili.
Attualmente con la beta di iOS 18.1 e Apple Intelligence è possibile riscrivere testi e riassumere articoli o notifiche. Ci sono anche alcuni miglioramenti nell’app Foto, che ora offre una ricerca più naturale, e Siri ha una nuova animazione, oltre a una migliore comprensione delle richieste contestuali.
Tuttavia, le grandi promesse di Apple Intelligence rimangono tali. Non è ancora possibile provare funzionalità come Genmoji, Image Playgrounds, la cancellazione di oggetti dalle foto, il nuovo Siri con AI generativa o l’integrazione con ChatGPT. E tutto ciò che sappiamo è che queste funzionalità arriveranno “nel corso del prossimo anno.”
Parliamo di software beta, è vero. Ma il punto è che Apple sembra essere in ritardo rispetto ai suoi concorrenti. OpenAI con ChatGPT e Google con il loro assistente Gemini stanno introducendo continuamente nuove funzionalità, mentre Apple sembra ancora lottare per portare sul mercato ciò che gli altri stanno già facendo da almeno un anno.
Un aspetto che colpisce particolarmente è come i competitor di Apple sottolineano l’operatività delle loro AI generative in molti paesi e regioni. Apple Intelligence, al contrario, rimarrà disponibile solo negli Stati Uniti fino al prossimo anno.
Mentre Apple Intelligence sarà parzialmente disponibile agli utenti entro la fine di quest’anno, i concorrenti avranno già aggiunto nuove funzionalità e supporto per più lingue. Questo evidenzia un trend preoccupante per Apple negli ultimi anni.
Alcuni potrebbero sostenere che Apple abbia aspettato a lungo per fare qualcosa di meglio o per farlo nel modo giusto. Sebbene aspetti come il Private Cloud Compute di Apple siano impressionanti, la percezione dell’utente finale è che Apple Intelligence non offra nulla che altre AI non possano già fare. 9to5Mac, che ha già provato alcune funzionalità, non afferma che gli strumenti attualmente disponibili siano migliori rispetto a quelli della concorrenza.
Speriamo davvero di vedere un miglioramento significativo in Apple Intelligence e un’espansione del supporto a più lingue il prima possibile. Tuttavia, dato il modo in cui Apple ha gestito tutto finora, il futuro a breve termine di Apple Intelligence non sembra molto promettente.
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