Recentemente, l’antitrust indiano si è trovato al centro di una controversia dopo aver pubblicato due rapporti che contenevano informazioni riservate di Apple. La società di Cupertino ha prontamente segnalato la questione, lamentando la diffusione non autorizzata di dati sensibili, che avrebbero potuto finire nelle mani dei suoi concorrenti.
Apple è attualmente sotto esame in India, così come in molti altri paesi del mondo, per presunte violazioni della concorrenza legate al monopolio dell’App Store. In particolare, l’accusa è che la società stia abusando della sua posizione dominante impedendo agli sviluppatori di vendere le proprie app al di fuori dell’App Store ufficiale. Questa restrizione obbliga i developer a sottostare alle commissioni imposte dall’azienda.
Apple ha sempre sostenuto che il mercato rilevante non sia solo quello delle app per iPhone, ma più in generale quello delle app mobili. Secondo questa logica, l’App Store rappresenta solo una parte del mercato complessivo, e non un monopolio. Tuttavia, i regolatori indiani vedono la questione in maniera diversa, ritenendo che la possibilità di acquistare app per iPhone esclusivamente attraverso l’App Store rappresenti una pratica anticoncorrenziale.
A seguito delle lamentele di Apple, la Competition Commission of India (CCI) ha richiesto il ritiro dei rapporti incriminati per consentire la rimozione delle informazioni riservate. In particolare, sembra che i dati sensibili riguardino i ricavi di Apple provenienti dalle vendite di app sul mercato indiano, informazioni che la società aveva condiviso con il regolatore nella convinzione che sarebbero rimaste confidenziali.
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