Apple ha aggiornato il suo piano di conformità al Digital Markets Act (DMA) nell’Unione Europea, apportando modifiche significative alle regole che riguardano i collegamenti esterni per gli acquisti in-app. Gli sviluppatori possono ora indirizzare liberamente gli utenti verso opzioni di acquisto al di fuori dell’App Store, senza restrizioni o controllo sui messaggi rivolti ai clienti.
Questo cambiamento è stato introdotto in risposta all’obiezione della Commissione Europea alle regole anti-steering di Apple. Tuttavia, la nuova struttura delle commissioni è stata descritta come complessa e difficile da comprendere. Poco dopo l’annuncio dei nuovi termini da parte di Apple, il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha criticato duramente la decisione, definendo la commissione del 15% una “nuova commissione illegale”. Sweeney ha inoltre affermato che i nuovi termini rendono “completamente antieconomico” per gli sviluppatori distribuire le loro app sia attraverso l’App Store di Apple che tramite altri store concorrenti su iOS.
Sweeney è da tempo un critico feroce delle modifiche apportate da Apple in seguito al Digital Markets Act, e ha spesso accusato l’azienda di rispettare le norme in maniera malevola.
Anche Spotify ha espresso il proprio disappunto riguardo alle nuove regole sui link esterni. In una dichiarazione rilasciata a TechCrunch, Spotify ha descritto le revisioni come “deliberatamente confuse” e ha accusato Apple di continuare a ignorare palesemente i requisiti del DMA.
“A prima vista, richiedendo una commissione fino al 25% per una comunicazione di base con gli utenti, Apple ancora una volta ignora palesemente i requisiti fondamentali del Digital Markets Act”, ha dichiarato Spotify, invitando la Commissione Europea a intensificare le indagini e ad applicare sanzioni giornaliere.
Secondo Apple, la nuova commissione iniziale per gli sviluppatori che utilizzano i collegamenti riflette il valore fornito dall’App Store nel connettere sviluppatori e clienti nell’UE. La commissione sui servizi di store, invece, riflette i servizi continuativi offerti da Apple, come la distribuzione delle app, la sicurezza dell’App Store, gli strumenti promozionali, i controlli anti-frode e altro ancora.
Gli sviluppatori UE che scelgono di utilizzare link per indirizzare i clienti verso opzioni di acquisto al di fuori dell’App Store pagheranno una commissione che varia tra il 10% e il 27%, a seconda dei termini accettati e dell’appartenenza al programma App Store Small Business. Inoltre, chi opera secondo i nuovi termini del DMA, che supportano metodi di pagamento alternativi e la distribuzione di app al di fuori dell’App Store, dovrà pagare la Core Technology Fee, oltre alla commissione iniziale e alla commissione sui servizi di store.
Nonostante la riduzione delle commissioni (dal 15%-30% a un range del 10%-27% per chi adotta i link esterni), sia Epic Games che Spotify ritengono che le nuove tariffe di Apple non siano eque. Essendo grandi aziende, Epic Games e Spotify dovrebbero pagare anche la Core Technology Fee di 0,50 euro, che comporterebbe costi di decine di migliaia di euro al mese.
Epic Games ha confermato che il piano di lanciare un Epic Games Store su iPhone e iPad nell’Unione Europea è ancora in corso, con un lancio previsto “a breve”. Lo store addebiterà agli sviluppatori una commissione del 12% per i pagamenti processati in-app e una commissione dello 0% per i pagamenti di terze parti.
All’inizio di quest’anno, la Commissione Europea ha multato Apple per quasi 2 miliardi di euro per non aver permesso alle app di streaming musicale, come Spotify, di informare gli utenti su prezzi di abbonamento più bassi disponibili al di fuori dell’app. In risposta, la società ha creato una Music Streaming Services Entitlement, che richiede a Spotify di pagare una commissione del 27% sugli acquisti effettuati tramite l’App Store. La stessa tariffa si applica anche alla nuova Link Entitlement per un’app delle dimensioni di Spotify.
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