Le azioni di Apple hanno subito un calo significativo ieri, nel contesto di una più ampia vendita del settore tecnologico che ha spazzato via quasi 900 miliardi di dollari di valore di mercato.
Il prezzo delle azioni di Apple è sceso di oltre il 4%, influenzato in gran parte dall’annuncio di Berkshire Hathaway di aver dimezzato la propria partecipazione nella società, passando dal 5,6% a circa il 2,8%. Questa decisione, sorprendente per molti, è stata presa in un momento in cui aumentano le paure di una recessione negli Stati Uniti.
La mossa di Warren Buffett, noto sostenitore di lunga data di Apple, fa parte di una strategia più ampia per aumentare la posizione di cassa di Berkshire a un record di 277 miliardi di dollari, segnalando un approccio prudente verso l’attuale contesto economico e una preoccupazione per la resilienza del settore tecnologico.
Le cosiddette “Magnificent Seven” delle aziende tecnologiche negli Stati Uniti (Apple, Nvidia, Amazon, Alphabet, Meta Platforms, Microsoft e Tesla) hanno perso ieri collettivamente quasi 900 miliardi di dollari di valore di mercato, principalmente a causa delle preoccupazioni riguardanti la loro volatilità. Nvidia ha registrato un calo brusco di oltre l’8% dopo le notizie sui ritardi dei suoi chip AI di nuova generazione. Anche Amazon e Microsoft hanno visto le loro azioni scendere rispettivamente dell’8,3% e del 5%, a causa delle crescenti preoccupazioni sulla affidabilità e redditività dei loro servizi di cloud computing.
Nonostante il calo, alcuni analisti vedono ancora motivi di ottimismo per la posizione di Apple sul mercato. Nel suo più recente rapporto sugli utili, la società ha evidenziato un forte aumento delle entrate dai servizi, raggiungendo i 24,2 miliardi di dollari rispetto ai 21,2 miliardi dell’anno precedente. Inoltre, l’introduzione di Apple Intelligence entro la fine dell’anno è attesa come un ulteriore supporto per la crescita futura.
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