L’anno scorso, il team di 9to5Mac ha scoperto tracce di un nuovo dispositivo chiamato “ComputeModule” nascosto nell’SDK beta di iOS 16.4. All’epoca, si ipotizzava che potesse trattarsi di un dispositivo simile al Raspberry Pi. Si è poi scoperto che il recentemente annunciato Private Cloud Compute (PCC) della società di Cupertino, utilizzato per l’elaborazione dei dati di Apple Intelligence nel cloud, è proprio il ComputeModule.
Private Cloud Compute (PCC) è una tecnologia che permette di elaborare dati di intelligenza artificiale nel cloud, mantenendo la sicurezza e la privacy degli utenti al centro dell’esperienza. Durante l’analisi dell’SDK beta di iOS 16.4, sono stati trovati riferimenti a ComputeModule13,1 e ComputeModule13,3. Ora, è emerso anche ComputeModule14,1, un server basato sul chip M2 Ultra. Questo server viene probabilmente utilizzato da Apple per le sue funzionalità di intelligenza artificiale.
Apple Intelligence utilizza modelli linguistici sia sul dispositivo che online. Tuttavia, per garantire la privacy degli utenti, l’azienda ha creato PCC con i propri chip per elaborare le richieste con crittografia end-to-end. Questo significa che nemmeno Apple può accedere a questi dati. Una volta completata l’elaborazione, tutti i dati vengono cancellati permanentemente.
Ecco come Apple descrive PCC:
“Per la prima volta in assoluto, Private Cloud Compute estende la sicurezza e la privacy leader del settore dei dispositivi Apple nel cloud, garantendo che i dati personali degli utenti inviati a PCC non siano accessibili a nessuno, se non all’utente stesso – nemmeno ad Apple. Costruito con un silicio Apple personalizzato e un sistema operativo rafforzato progettato per la privacy, riteniamo che PCC sia l’architettura di sicurezza più avanzata mai implementata per l’elaborazione AI su scala cloud.”
Ma cosa è successo ai primi dispositivi ComputeModule scoperti l’anno scorso? Il sito ha scoperto che sono ancora utilizzati attivamente da Apple, ma funzionano con il chip M1. Non sappiamo con certezza a cosa servano questi moduli, ma è probabile che la società li utilizzi per altre attività non legate all’AI.
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