Durante la WWDC24 la novità che ha catturato l’attenzione di tutti è stata senza dubbio Apple Intelligence.
Ne abbiamo già parlato in svariati articoli ma sembra esserci sempre ancora qualcosa che non torna, qualcosa che non è stato spiegato troppo bene. Abbiamo quindi deciso di creare un unico articolo più lungo in cui andiamo a spiegare per bene che cos’è e come funziona Apple Intelligence.
Cos’è Apple Intelligence?
Apple Intelligence è il nome coniato da Apple per la sua suite di funzionalità AI che debutteranno entro la fine dell’anno su iPhone, iPad e Mac. Un solo nome quindi, per una suite, ovvero per indicare quelli che in realtà sono molteplici modelli di intelligenza artificiale, ognuno con un proprio ruolo ed una propria applicazione pratica.
Distaccandoci un attimo da Apple, come saprete, già oggi esistono modelli come ChatGPT che funzionano molto bene con i testi, modelli come Dall-E o Midjourney che funzionano bene con le immagini, altri modelli possono creare musica, altri imitano le voci umane e così via. Apple ha realizzato diversi modelli di AI proprietari, ognuno con un suo scopo e che sarà in grado di adempiere a determinate operazioni all’interno del sistema operativo e li ha racchiusi tutti in un unico nome che è appunto Apple Intelligence.
“Apple Intelligence è il sistema di intelligenza personale che mette potenti modelli generativi al centro del tuo iPhone, iPad e Mac.”
Ci sono cinque pilastri chiave di Apple Intelligence che, combinati, la distinguono da altri strumenti di intelligenza artificiale già esistenti:
- Potente: Può rispondere ed eseguire operazioni complesse.
- Intuitiva: Facile da utilizzare e molto accessibile.
- Integrata: Integrata nel cuore dei nostri dispositivi.
- Personale: Comprende e può utilizzare i nostro contesto personale.
- Privata: Progettata fin dall’inizio per garantire la privacy.
Apple crede che ad oggi nessun altro offra un’AI che rispetti tutte queste caratteristiche, e sembra proprio avere ragione.
Cosa può fare Apple Intelligence?
Quando sarà disponibile, attraverso Apple Intelligenze potremo godere di una vasta gamma di strumenti come ad esempio:
Strumenti di linguaggio
- Strumenti di scrittura: L’AI sarà in grado di riscrivere e correggere i testi ovunque li scriveremo, anche in app di terze parti. Utile per inviare email o scrivere articoli e post sui social.
- Notifiche prioritarie: L’AI capirà quali notifiche sono più importanti e le metterà in evidenza.
- Messaggi prioritari in Mail: Allo stesso modo, l’AI darà priorità alle email che meritano maggiormente la nostra attenzione.
- Risposta intelligente: L’AI genererà risposte alle email, che potremo revisionare, modificare di tono, magari per renderle più informali e poi inviarle.
- Riduzione delle interruzioni: Una nuova modalità di Full Immersion che funziona in maniera simile al Non Disturbare ma più intelligente perchè permetterà alle notifiche importanti di passare ugualmente ed essere mostrate in Lockscreen.
- Riassunti di contenuti: L’AI riassumerà i contenuti, che si tratti di una trascrizione di una riunione, di un’email, di una telefonata, di una nota o di qualsiasi altro testo.
Strumenti per immagini:
- Creazione di immagini: Crea immagini originali con una semplice richiesta testuale, anche con persone care.
- Genmoji: Crea emoji originali su richiesta per ogni occasione.
- Pulisci foto: Rimuovi oggetti indesiderati da una foto con facilità.
- Ricerca potente: Trova esattamente le foto che stai cercando nell’app Foto.
- Image Wand: Usa Apple Pencil per disegnare un cerchio in una Nota e l’AI creerà automaticamente una nuova immagine.
- Creazione di video Ricordi: Digita una richiesta nell’app Foto per creare un nuovo video Memories usando le immagini migliori della tua libreria.
Il nuovo Siri
- Nuovo look: Attiva Siri e, invece di apparire in un unico punto, l’assistente si animerà intorno ai bordi del dispositivo con una luce colorata in movimento.
- Comprensione linguistica avanzata: Siri con Apple Intelligence sarà in grado di capire meglio le richieste complicate. Potremo dire, ad esempio, “Siri, imposta una sveglia per… oh aspetta no, imposta un timer per 10 minuti. Anzi, fallo di 5 minuti”, tutto in una sola frase senza mandarlo in confusione ed ottenere l’azione sbagliata o il solito “non credo di aver capito”.
- Assistenza personalizzata: Siri potrà eseguire nuove azioni con una profonda comprensione del tuo contesto personale. Ad esempio, potremo dire “Suona quella canzone che mi ha inviato mia moglie l’altro giorno.”
- Consapevolezza dello schermo: Ora Siri saprà cosa c’è sul nostro schermo e potrà aiutarci di conseguenza. Ad esempio, potremo dire “Aggiungi questo indirizzo alla scheda di contatto di Fabiano”.
- Azioni trasversali tra app: Siri potrà eseguire azioni tra app diverse che ci faranno risparmiare tempo. Ad esempio, potremo chiedere “Siri, aggiungi questa località alla mia nota Viaggio.”
- Richieste rapide digitate: Con un doppio tocco nella parte inferiore dello schermo di iPhone o iPad, apparirà una tastiera per poter scrivere una richiesta a Siri invece di parlare.
- Conoscenza approfondita dei prodotti Apple: Quando avremo difficoltà su un prodotto Apple o un problema, potremo chiedere a Siri informazioni su qualsiasi dispositivo Apple e sulle funzionalità del sistema operativo per ottenere le risposte di cui si ha bisogno.
Integrazione con ChatGPT
Oltre ai vari modelli di linguaggio creati da Apple e che fanno tutti parte della Apple Intelligence, troviamo un unica aggiunta esterna (per il momento) che è rappresentata da ChatGPT. Bisogna quindi capire che tutte le funzionalità elencate qui sopra non dipendono esclusivamente da ChatGPT ma soltanto una parte di queste sarà possibile grazie al modello linguistico di OpenAI.
“Con ChatGPT di OpenAI integrato in Siri e negli strumenti di scrittura, ottieni ancora più competenze quando potrebbe esserti utile — senza dover passare da uno strumento all’altro. Siri può attingere a ChatGPT per alcune richieste, inclusi domande su foto o documenti. E con Compose in Writing Tools, puoi creare e illustrare contenuti originali da zero.”
Era necessaria l’integrazione con ChatGPT?
L’unica risposta che ha senso dare è: si, era necessario. Apple inizialmente si è mostrata molto contraria all’AI perchè si tratta di una tecnologia sorprendente, affascinante ma che comporta anche dei pericoli se non utilizzata in maniera corretta. L’azienda ha poi impiegato molto tempo per costruire il suo Private Cloud Compute, necessario per garantire la privacy ai propri utenti e se si parte con netto ritardo e si vuole anche fare tutte le cose per bene allora è facile capire che non c’è stato proprio il tempo materiale per realizzare un qualcosa di simile a ChatGPT che ormai ha raggiunto una conoscenza del mondo al di sopra di ogni immaginazione.
Tornando alla domanda quindi, ChatGPT è stato necessario affinchè molte delle funzionalità elencate qui sopra possano effettivamente esistere. Senza queste implementazioni, Apple sarebbe rimasta molto indietro rispetto a Samsung ed altri produttori che già all’inizio dell’anno hanno iniziato a commercializzare smartphone ed altri prodotti che utilizzano in maniera significativa l’AI in tantissime operazioni anche di uso quotidiano. La Apple di questi ultimi anni, sotto la guida di Tim Cook, bada tantissimo ai profitti e dal punto di vista finanziario l’attuale CEO ha compiuto dei veri e propri miracoli, tuttavia è impossibile non notare dei cambiamenti all’interno della filosofia aziendale.
Sebbene a molti faccia storcere il naso questa partnership in quanto OpenAI non è certamente famosa per essere un’azienda a cui interessa la sicurezza degli utenti, Apple, a modo suo, ha cercato di colmare questi possibili problemi di Privacy avvolgendo l’intera suite Apple Intelligence all’interno del Private Cloud Compute che estrapola soltanto le informazioni strettamente necessarie, le anonimizza e le invia ai server in maniera privata. La risposta, allo stesso modo, non arriva direttamente sul nostro smartphone ma passa nuovamente per il server di Apple che poi in maniera sicura ce la mostra sullo schermo.
Quando Apple ha dichiarato che nessun’altra azienda offre un’AI che rispetti tutte queste caratteristiche, non ha affatto mentito, anche se – secondo noi – la Apple del passato non avrebbe rincorso così tanto il trend del momento affidandosi ad una partnership esterna piuttosto che esordire, magari dopo più tempo, con un sistema proprietario in grado di offrire un livello di sicurezza ancora maggiore, ma questo è soltanto un nostro punto di vista.
Quali dispositivi supporteranno Apple Intelligence?
A causa delle risorse di calcolo avanzate necessarie per queste funzionalità, Apple Intelligence è limitata ad un numero selezionato di dispositivi più moderni:
- iPhone 15 Pro e 15 Pro Max
- iPad con chip M1, M2 o M4
- Mac con chip M1, M2 o M3
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