In un’intervista, Tim Cook ha ammesso che Apple Intelligence potrebbe generare risposte sbagliate, ma ha assicurato che in linea di massima la qualità sarà “molto alta”.
Ha anche affermato che l’azienda è voluta scendere a compromessi sui suoi valori per entrare nel campo dell’IA e che sono state implementate diverse misure di sicurezza per regolare le nuove funzionalità di intelligenza artificiale.
Cook ha parlato brevemente con Josh Tyrangiel, editorialista del Washington Post, che ha iniziato chiedendo quali benefici possono aspettarsi i clienti di Apple.
“Credo che sostanzialmente risparmieranno tempo. Le cose diventeranno più efficienti. Se pensi a Siri, ad esempio, ora potrai avere una vera conversazione con Siri perchè potrai eseguire più passaggi con una sola richiesta, mentre oggi sarebbero necessarie più domande e tempi decisamente più lunghi. Poi offrirà ottimi strumenti di scrittura: ricevo così tante email, e so che non tutti usano le email, ma tutti scrivono da qualche parte. Avere un assistente che revisiona i testi per renderli più professionali o più divertenti, o qualsiasi altra cosa tu voglia, è un grande vantaggio.”
Tyrangiel ha chiesto se l’adozione dell’IA abbia messo alla prova i valori di Apple.
“Non li ha messi alla prova. Abbiamo iniziato dicendo: ‘Questi sono i nostri valori, e vanno rispettati.’ Abbiamo preso il tempo necessario e riflettuto a fondo per creare un prodotto di cui siamo orgogliosi.”
Alla domanda sulle possibili risposte sbagliate o fatti completamente inventati che solitamente affliggono i chatbot, Cook ha ammesso che è probabilmente accadrà anche con Apple Intelligence. Chiaramente non ci aspettavamo nulla di diverso dal momento che viene utilizzato ChatGPT anzichè qualcosa di nuovo (ndr).
“I chatbot non rispondono sempre correttamente al 100%. Ma credo che abbiamo fatto tutto ciò che sapevamo fare, riflettendo a fondo sulla prontezza della tecnologia nei settori in cui la stiamo utilizzando. Quindi sono fiducioso che sarà di alta qualità. Ma devo dire onestamente che non sarà al 100%. Forse non lo sarà mai, io comunque non lo affermerei mai.”
Infine Tim Cook è stato interrogato sulla partnership con OpenAI e sulla fiducia che ripone nel giudizio del suo CEO, Sam Altman, che recentemente è stato criticato per aver ignorato le preoccupazioni dei dipendenti sulla sicurezza dell’IA.
Tim ha eluso la domanda evitando di rispondere direttamente poi ha concluso dicendo:
“Abbiamo esaminato tutto e considerato tutto, ed abbiamo concluso che era nel migliore interesse dei nostri utenti sceglierli.”
Naturalmente, ha sottolineato l’attenzione di Apple per la privacy ed ha concluso dicendo che, sebbene ci siano sempre rischi con i sistemi di intelligenza artificiale, l’azienda sta agendo con la dovuta cautela.
“So che ci sono anche molti rischi che possono verificarsi, ed è per questo che siamo impegnati a essere prudenti in questo campo.”
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