Mentre attendiamo le succose novità di iOS 18 e altri annunci alla WWDC di Apple della prossima settimana, il Wall Street Journal ha pubblicato un interessante profilo sul cambiamento di rotta di Apple nei confronti dell’Intelligenza Artificiale e su come l’azienda sia diventata più propensa al rischio.
L’articolo individua con precisione il punto di svolta nell’approccio della società all’IA. Il report racconta che il Senior Vice President Craig Federighi, durante le vacanze di Natale 2022, rimase impressionato dalla funzionalità di completamento del codice Copilot di Github. Questo episodio portò rapidamente a un mandato interno all’interno del gruppo di ingegneria software per esplorare e integrare quante più funzionalità di intelligenza artificiale possibili nei prodotti.
L’articolo del Wall Street Journal svela anche un retroscena interessante, raccontando le tensioni passate tra il gruppo software guidato da Federighi e il lavoro svolto dalla divisione di Intelligenza Artificiale e Machine Learning guidata da John Giannandrea.
Conflitti culturali e indecisioni sulle tempistiche avevano in precedenza ostacolato l’integrazione del lavoro tra il team software e il team IA. Il gruppo software, infatti, aveva sviluppato in autonomia i propri strumenti di riconoscimento di immagini e video, trovando più semplice lavorare individualmente. Inoltre, il lavoro di Giannandrea era stato rallentato da un accesso limitato alle risorse di elaborazione dati.
Sembra che queste frizioni organizzative risalgano a un periodo precedente al 2022; l’articolo suggerisce infatti che attualmente Giannandrea e Federighi siano più allineati. Il team di dirigenti di Apple sembra anche più propenso a stare al passo con l’evoluzione tecnologica e a correre rischi con la tecnologia LLM (Large Language Model), anche se questo significa che occasionalmente tali tecnologie potrebbero generare risultati errati o imprecisi.
I frutti di questo lavoro saranno presto visibili. Si prevede che Apple integrerà l’IA nell’intero ciclo di rilascio dei nuovi sistemi operativi, i quali saranno annunciati lunedì. Le funzionalità includeranno un Siri potenziato (con ulteriori funzioni da assistente previste per il prossimo anno), messaggi automatici e riassunti di notifiche, risposte rapide ai messaggi e alle email migliorate con l’IA, integrazione più profonda dei servizi di trascrizione audio in tutto il sistema, una ricerca Spotlight rinnovata, editing fotografico con IA generativa, generazione assistita dall’IA di documenti in Pages e molto altro.
Ci si aspetta che l’azienda sveli anche un potente strumento di completamento del codice basato sull’IA per Xcode, chiudendo così il cerchio con l’episodio che, presumibilmente, ha ispirato Federighi a dare la massima priorità a questi sforzi.
Una delle grandi incognite è come Apple riuscirà a bilanciare l’attrattiva delle nuove funzionalità con i suoi standard di privacy. L’azienda dovrebbe presentare una strategia multiforme, utilizzando una combinazione di tecnologia on-device, IA eseguita nel suo cloud in una sorta di “scatola nera” virtuale e una partnership con OpenAI per un’esperienza di chatbot simile a ChatGPT. La compatibilità dei dispositivi e la necessità di sottoscrivere un abbonamento per utilizzare tutte o alcune di queste funzionalità rimangono ancora da chiarire.
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