Apple sta pianificando una revisione profonda basata sull’intelligenza artificiale per Siri con il lancio di iOS 18 e, secondo Mark Gurman di Bloomberg, l’aggiornamento permetterà per la prima volta all’assistente virtuale di controllare tutte le singole funzionalità nelle app, ampliando notevolmente la gamma di operazioni che l’assistente personale sarà in grado di eseguire.
Questo significa che Siri diventerà molto più potente e versatile, in grado di eseguire un’ampia gamma di azioni che prima non erano possibili. Immaginiamo di poter chiedere a Siri di aprire un documento specifico, spostare una nota in una cartella diversa, eliminare un’email, riassumere un articolo, inviare via email un link web o aprire un sito di notizie specifico.
Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri di Apple hanno dovuto riprogettare l’architettura software dell’assistente virtuale integrando modelli di linguaggio avanzati (LLM), la stessa tecnologia utilizzata per chatbot come ChatGPT. Si vocifera che Apple stia lavorando a un accordo con OpenAI per integrare il suo chatbot in iOS 18, mentre sono in corso colloqui anche con Google per includere Gemini. Tuttavia, è probabile che le funzionalità principali di Siri si basino su un LLM sviluppato internamente dalla società di Cupertino.
Al lancio, la nuova funzionalità di Siri sarà limitata alle app Apple e potrà rispondere solo a un comando alla volta. A lungo termine, la società di Cupertino punta a consentire a Siri di rispondere a più comandi in sequenza, come scattare una foto e inviarla immediatamente a qualcuno tramite messaggio.
È importante sottolineare che, sebbene le funzionalità di Siri migliorate con l’IA verranno presentate alla WWDC 2024, il rilascio effettivo non è previsto per settembre con il lancio iniziale di iOS 18. La revisione completa di Siri arriverà invece in un futuro aggiornamento di iOS 18 previsto per il 2025.
Le attività di base basate sull’IA in iOS 18 saranno elaborate direttamente sul dispositivo, mentre le funzionalità più avanzate si appoggeranno ai server cloud di Apple. Inizialmente, Gurman aveva parlato dell’intenzione del colosso di Cupertino di eseguire tutte le funzionalità di iOS 18 on-device, senza ricorrere al cloud per questioni di privacy. Tuttavia, i rumors sembrano essere cambiate nelle ultime settimane.
La nuova tecnologia Siri includerà un codice in grado di determinare se una richiesta possa essere elaborata sul dispositivo o richieda l’intervento dei server Apple. Le capacità di intelligenza artificiale on-device di iOS 18 richiederanno in gran parte un iPhone 15 Pro o successivo per funzionare correttamente, mentre per iPadOS 18 e macOS 15 sarà necessario un chip M1 o successivo.
Secondo The Information, i server di intelligenza artificiale della società saranno alimentati da chip M2 Ultra e M4. L’azienda prevede inoltre di utilizzare la Secure Enclave per “isolare i dati elaborati sui propri server, rendendoli inaccessibili al sistema più ampio o ad Apple stessa”. Gurman aggiunge che Apple fornirà inoltre agli utenti un “rapporto intelligente” che illustrerà come le informazioni vengono mantenute al sicuro.
Mancano solo poco più di 10 giorni all’inizio della WWDC 2024, durante la quale potremo finalmente scoprire tutti i dettagli sulle funzionalità di intelligenza artificiale in arrivo su Siri.
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