In una rara intervista, alcuni designer chiave di Apple hanno svelato le motivazioni dietro la nuova funzionalità dell’Apple Pencil Pro. Si tratta della “ombra digitale”, un dettaglio apparentemente estetico che nasconde in realtà un’intenzione ben precisa.
Durante la presentazione dell’ultimo iPad Pro con processore M4, Apple ha mostrato le nuove funzionalità del dispositivo, ma ha trascurato un dettaglio di design che gli utenti più attenti non hanno tardato a scoprire. Quando si utilizza l’Apple Pencil Pro per scrivere a mano sull’iPad Pro, la punta sembra proiettare l’ombra di una penna stilografica. Se invece si passa alla pittura digitale, l’ombra imita quella di un pennello.
Questa maniacale attenzione ai dettagli è un tratto distintivo di Apple, ma Steve Lemay, responsabile dell’interazione uomo-macchina, ha spiegato che la scelta non è stata puramente estetica.
“In passato, dovevamo fare affidamento sulla memoria per ricordare quale strumento avevamo selezionato,” ha spiegato Lemay. “Abbiamo immaginato un’ombra digitale per farti sentire come se stessi tenendo in mano una vera matita. Questo ti convince che stai scrivendo su un foglio di carta.”
Lemay ha inoltre sottolineato che l‘aggiunta del feedback aptico alla nuova Pencil è stata una delle sfide più impegnative. Ha richiesto infatti all’Apple Design Studio di “ripensare l’intera architettura dell’Apple Pencil”.
Anche rendere l’iPad Pro più sottile ha rappresentato una difficoltà per i designer. Molly Anderson ha definito la portabilità la priorità assoluta per il dispositivo.
“La portabilità è al centro dell’esperienza iPad,” ha affermato Anderson. “Nel 2010, l’idea progettuale del primo iPad era quella di creare un foglio di vetro magico, un foglio di carta digitale e non siamo mai stati così vicini a quell’idea originale.”
Anderson ha inoltre rivelato che raggiungere questa forma ha richiesto la sperimentazione con molti design diversi, sempre attraverso un lavoro di squadra.
“La nostra abitudine è quella di incontrarci in studio,” ha spiegato, “di mettere i modelli sul tavolo e gli schizzi sulle pareti”.
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