L’ultima generazione di processori Apple Silicon, l’M4, sembra segnare un salto notevole per le prestazioni dei dispositivi Apple. Fughe di notizie su Geekbench, probabilmente provenienti da recensioni in anteprima del nuovo iPad Pro, indicano uno score di circa 3700 in single-core e 14500 in multi-core per il chip M4.
Confrontando questi valori con il MacBook Air M3 (uscito a marzo 2024), che si attesta sui 3100 in single-core e 12000 in multi-core, il nuovo iPad Pro supera il portatile di circa il 20%. Un balzo generazionale notevole, almeno stando ai benchmark.
Sulla carta, l’M4 mantiene le promesse di Apple, offrendo prestazioni grezze davvero impressionanti. Il single-core registra un +20% rispetto a tutti i chip M3 e un +40% rispetto all’M2. Rispetto al precedente iPad Pro M2, il salto computazionale è ancora più significativo. Parliamo di un +42% sia in single-core che multi-core.
Ancora più interessante, le prestazioni multi-core del nuovo iPad Pro si avvicinano a quelle dell’M3 Pro, chip presente negli attuali MacBook Pro da 14 pollici. Insomma, sull’iPad si ottiene una velocità single-core superiore e multi-core simile, a un prezzo di partenza decisamente più basso.
Tuttavia, è bene sottolineare che Apple quest’anno sta “separando” i chip in base al modello di iPad Pro. Le configurazioni con CPU a 10 core (le più performanti) sono disponibili solo con storage da 1 TB o 2 TB. I modelli da 256 GB e 512 GB, invece, montano una CPU a 9 core, con un core in meno dedicato alle prestazioni. Su questi modelli, il punteggio single-core di Geekbench dovrebbe rimanere invariato, mentre quello multi-core potrebbe scendere del 15% circa.
Apple afferma che il chip M4 è costruito su un processo a 3 nanometri di seconda generazione, ritenuto essere la fabbricazione N3E di TSMC, anziché il processo ‘N3B’ da cui Apple si sta rapidamente allontanando con aspettative di vita breve dell’A17 Pro e di tutti i modelli di Mac M3. Il processo “N3E” risulta più facile da implementare e garantisce una maggiore resa produttiva, con benefici sia per Apple che per i clienti finali (chip più efficienti).
Il miglioramento delle prestazioni dell’M4 è dovuto a una combinazione di questi progressi a livello di processo produttivo e a modifiche architetturali dei core CPU stessi. Apple afferma che i core di nuova generazione migliorano la predizione delle ramificazioni e vantano motori di esecuzione più ampi su entrambi i core “performance” e “high-efficiency”. A ciò si aggiungono acceleratori ML potenziati per attività di machine learning.
Anche il Neural Engine dell’M4 subisce un importante upgrade rispetto all’M3. Apple dichiara un massimo di 38 trilioni di operazioni al secondo, più del doppio rispetto al predecessore. Questo elemento avrà sicuramente un ruolo nei futuri piani di Apple per l’intelligenza artificiale integrata nei dispositivi.
Ancora non ci sono benchmark per la GPU, ma le prestazioni dovrebbero essere paragonabili a quelle dell’M3, con forse un leggero incremento grazie alla maggiore efficienza del processo a 3nm e al miglior design termico del nuovo iPad Pro. Si presume che l’architettura vera e propria dei 10 core GPU non abbia subito modifiche sostanziali rispetto a quella vista, ad esempio, sul MacBook Air.
Sulla carta, l’M4 rappresenta un enorme passo avanti per Apple Silicon, soprattutto in termini di potenza CPU grezza.
Tuttavia, per quanto riguarda l’iPad, è bene ricordare che i benchmark sintetici non raccontano tutta la storia della potenza reale del dispositivo. I limiti di iPadOS e delle app disponibili sulla piattaforma rimangono un ostacolo significativo.
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