Un’analisi delle tendenze di Apple nel settore della memoria RAM dei suoi Mac mostra un cambiamento significativo a partire dal 2011, anno in cui Tim Cook è diventato CEO dell’azienda. Grafici condivisi su Mastodon da David Schaub evidenziano come Apple abbia regolarmente aumentato la memoria di base dei suoi Mac fino al 2011.
Quest’anno, Schaub ha generato due grafici: uno che mostra le capacità di memoria di base dei Mac all-in-one di Apple dal 1984 in poi, e un secondo che rappresenta la RAM di base dei laptop consumer della società dal 1999 in poi. Entrambi i grafici sono stati recentemente riportati in auge dal podcast Accidental Tech.
I grafici mostrano che Apple tendeva ad aumentare la memoria di base circa ogni due anni, ma questa tendenza è cessata quando Cook ha assunto la guida dell’azienda da Steve Jobs. Schaub nota che la memoria è aumentata rapidamente fino al lancio del Mac Plus nel 1986.
“Dal 1986 al 1990 si è assistito a una costante diminuzione del prezzo dei Mac di base,” afferma Schaub. “Poi abbiamo una linea logaritmica piuttosto retta fino a quando Tim Cook è diventato CEO, e c’è stato solo un singolo aumento da allora.”
Questa correlazione è interessante, ma altre variabili come le tendenze di mercato e i cambiamenti nella tecnologia possono contribuire a spiegare il plateau nell’era di Cook. Ad esempio, Stuart McHattie nota che i primi Mac all-in-one hanno visto un aumento della RAM di dieci volte ogni sei anni. Se quella tendenza fosse continuata dal 2006 in poi, quando la base era di 500 MB, i Mac di base moderni avrebbero raggiunto i 500 GB. Tuttavia, la domanda di RAM dei PC consumer di oggi rimane attorno agli 8 GB fino ai 64 GB, e raramente supera le due cifre.
I computer hanno subito anche molti cambiamenti negli ultimi anni. La RAM è diventata più veloce. Gli hard disk sono stati sostituiti dallo storage a stato solido. Chip e componenti sono più strettamente integrati. Apple non si affida più ai processori Intel per alimentare i suoi dispositivi, ma utilizza un’architettura di system-on-a-chip (SOC) ad alte prestazioni, che fonde CPU, GPU e memoria unificata in un’unica soluzione. Questo è il motivo per cui l’azienda è sicura nel sostenere che 8 GB su un Mac siano paragonabili a 16 GB su sistemi concorrenti.
Ma ciò non cambia il fatto che Apple abbia offerto modelli di iMac e MacBook Pro con 8 GB di RAM dal 2012. Allo stesso modo, il MacBook Air ha avuto la stessa configurazione di memoria di base dal 2017. Inoltre, l’adozione della memoria unificata da parte di Apple significa che non si può aggiornare la RAM dei Mac dopo l’acquisto, mentre l’azienda continua a perseguire una strategia di sovrapprezzo per configurazioni di memoria più elevate. Gli utenti spesso pagano più di 200 euro al momento dell’acquisto solo per rendere i loro dispositivi più durature.
La strategia di configurazione della memoria dei Mac di Apple è destinata a diventare ancora più controversa se tutti i prossimi modelli di iPhone 16 includeranno 8 GB di RAM. (Nella serie iPhone 15, solo i modelli Pro hanno 8 GB, mentre i modelli standard ne hanno 6 GB.) Perché Apple è disposta ad aumentare la RAM in uno smartphone ma non in un Mac multitasking senza che gli utenti paghino eccessivamente per il privilegio sarà la domanda predominante sulla bocca di molti consumatori.
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