L’Apple Vision Pro comporta costi di produzione considerevoli per il colosso di Cupertino.
Circa la metà del prezzo dei 3.499 dollari è destinata a coprire i costosi componenti del dispositivo. Questo dato emerge da una stima del “conto dei materiali” effettuata dai ricercatori di Omdia e condivisa con CNBC, la quale stima che i componenti hardware del dispositivo costino ad Apple un totale di 1.542 dollari, rappresentando circa il 44% del prezzo totale.
Tra gli elementi più costosi, spiccano i due display micro OLED di Sony, con un costo di 228 dollari ciascuno. Questi display, con una densità di circa 3.380 pixel per pollice, sono cruciali per garantire l’alta risoluzione e qualità dell’immagine richieste da Apple per il prodotto.
Dopo i display, i componenti più costosi del Vision Pro sono i due chip, l’M2 e il nuovissimo R1. Apple ha dichiarato che il chip R1 è dedicato specificamente per elaborare le informazioni provenienti dalle telecamere, dai sensori e dai microfoni, inviando le immagini ai display entro 12 millisecondi.
Il costo di produzione di ogni Vision Pro supera i 1.500 dollari, risultando più elevato del costo al dettaglio di molti altri visori attualmente sul mercato.
Va notato che questa stima copre solo i costi di produzione e non include altri potenziali oneri che Apple potrebbe sostenere, come il recupero dei budget di ricerca e sviluppo o la promozione del dispositivo.
Nonostante il margine di profitto potenzialmente ridotto per la prima generazione del dispositivo, questo approccio ha senso per Apple. Con modelli successivi previsti in futuro, insieme a miglioramenti nella produzione dei componenti e benefici legati all’economia di scala, Apple potrà ridurre progressivamente il costo per singolo dispositivo. Sebbene il primo Apple Vision Pro potrebbe generare profitti minimi, le versioni successive offriranno all’azienda la possibilità di ottenere margini più consistenti.
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