Nel mese di novembre, Apple ha sorpreso tutti annunciando che il supporto RCS sarebbe arrivato sull’iPhone entro quest’anno. Molti, da allora, si sono chiesti il motivo di questa inversione di rotta da parte della società di Cupertino.
In un articolo su Daring Fireball, John Gruber offre una spiegazione intrigante: la Cina.
“Non posso affermarlo con certezza, ahimé, ma dopo aver passato gli ultimi mesi sondando periodicamente tra le mie fonti, ho buone notizie per gli amanti della regolamentazione governativa coercitiva”, sostiene Gruber. “La mossa di Apple è stata effettivamente forzata. Ma dalla Cina, non dall’UE”.
Gruber fa riferimento a una nuova legge in fase di elaborazione in Cina che richiederà che i dispositivi 5G supportino RCS per ottenere la certificazione nel paese.
Gli operatori cinesi sono sostenitori di RCS da anni e l’anno scorso il governo cinese ha iniziato il processo di codificazione in legge che, per ottenere la certificazione, i nuovi dispositivi 5G dovranno supportare RCS. Sorprendentemente, il governo cinese sembra non preoccuparsi del fatto che lo standard RCS non preveda disposizioni per la crittografia. Le fonti con cui ho parlato hanno tutti detto la stessa cosa: il supporto di iOS per RCS riguarda soprattutto la Cina.
Apple preferirebbe continuare a ignorare RCS, sostenendo di non voler supportare né nuovi protocolli non E2EE, né nuovi protocolli controllati dagli operatori (criptati o meno). Ma quando il Partito Comunista Cinese dice ai produttori di dispositivi di adottare lo standard RCS, Apple si adegua.
Una notizia emersa nei mesi successivi all’annuncio di RCS di Apple a novembre è stata che la mossa è stata guidata dal Digital Markets Act dell’Unione Europea. Tuttavia, il DMA non menziona RCS in modo specifico – e ora abbiamo la conferma ufficiale che iMessage non è abbastanza rilevante nell’UE da rientrare nell’ambito del DMA.
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