Apple ha lanciato un nuovo linguaggio di programmazione open-source, chiamato Pkl (pronunciato “pickle”), progettato per la creazione di configurazioni. Il lancio avvenuto il 1º febbraio mira a risolvere le limitazioni dei linguaggi di configurazione statici come JSON, YAML o Property Lists.
L’obiettivo del team di Apple è affrontare le carenze “quando la configurazione cresce in complessità” e semplificare i formati che diventano così avanzati da “diventare quasi essi stessi linguaggi di programmazione”.
La nuova piattaforma Pkl si presenta come una combinazione tra un linguaggio statico e un linguaggio di programmazione generale. Apple afferma che Pkl unisce “il meglio di entrambi i mondi” e cerca di fornire “un linguaggio dichiarativo e semplice da leggere e scrivere, ma arricchito con funzionalità prese in prestito da linguaggi generici”. Scrivere in Pkl consente ai programmatori di utilizzare funzionalità come classi, funzioni, condizionali e cicli, costruire livelli di astrazione e condividere il codice creando pacchetti e pubblicandoli.
Pkl ha tre obiettivi principali:
- Fornire sicurezza rilevando errori di convalida prima della distribuzione.
- Scalare dai casi d’uso più semplici a quelli più complessi.
- Essere un piacere da scrivere, con le migliori integrazioni IDE della sua categoria.
Il linguaggio è supportato da un editor di qualità che guida gli utenti attraverso il processo di compilazione dei dati di configurazione e fornisce feedback. Apple invita gli interessati a consultare il tutorial di Pkl o provarlo localmente scaricando il suo strumento a riga di comando.
Questo nuovo linguaggio si aggiunge ai notevoli sforzi di Apple nel campo della programmazione. L’esempio più evidente di ciò è il programma Xcode dell’azienda, un potente strumento che può essere utilizzato per creare app su iPhone, iPad e Mac. Secondo alcuni rumors, Apple potrebbe introdurre l’intelligenza artificiale su iOS 18 alla WWDC 2024, con miglioramenti anche per Xcode.
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