Sta per ripetersi una storia che qualche tempo fa ha visto come protagonisti Meta e la SIAE. Questa volta invece, a litigare sono la casa discografica Universal Music e TikTok.
In una lettera dura e decisa la Universal ha affermato che TikTok vuole costringerla a stipulare un accordo di valore assai inferiore a quello precedente. Per la Universal si tratta di un accordo molto più basso rispetto al giusto valore di mercato ed è soltanto una frazione di quello che pagano gli altri social network. Questo è in netta contrapposizione con la crescita esponenziale del social network.
Il precedente contratto terminerà domani, 1 Febbraio 2024 ed è proprio da domani che la Universal ritirerà tutta la sua musica dal social network.
La discussione tra i due colossi verte su 3 questioni cruciali come:
- Un compenso adeguato per gli artisti ed i cantautori,
- La protezioni degli artisti dagli effetti dannosi dell’intelligenza artificiale,
- La sicurezza online per gli utenti di TikTok.
Universal infatti, oltre a lamentarsi della questione economica che non gli consentirebbe di compensare adeguatamente gli artisti, ha analizzato il social network a fondo ed ha notato un massiccio utilizzo di intelligenza artificiale per modificare i brani o mixare due o più canzoni tra loro. Questo crea di fatto “una nuova traccia” senza che la si riesca ad individuare ed ottenere compensi. In aggiunta, Universal ha notato che i commenti sulla piattaforma spesso mostrano ondate di incitamento all’odio, bullismo e molestie.
“Oggi, a dimostrazione di quanto poco TikTok compensi artisti e cantautori, nonostante la sua base di utenti massiccia e in crescita, le entrate pubblicitarie in rapido aumento e la crescente dipendenza dai contenuti musicali, TikTok rappresenta solo circa l’1% delle nostre entrate totali”
Poco controllo sui contenuti generati da AI
Secondo Universal, TikTok starebbe permettendo alla piattaforma di essere inondata da registrazioni generate dall’AI, anzi starebbe addirittura sviluppando degli strumenti per abilitare, promuovere ed incoraggiare la creazione di musica basata su AI che viene esonerata dai contratti con le case discografiche.
Quando si prova a creare un nuovo video, oppure un nuovo contenuto fotografico, TikTok abbina automaticamente un brano di sottofondo che è sempre un qualcosa di artificiale per non pagare royalties ed anche le musiche che diventano virali seguono spesso questo trend.
Inoltre, TikTok farebbe ben pochi sforzi per gestire i contenuti che violano la musica degli artisti e non ha offerto nessuna soluzione significativa per la crescente ondata di problemi di adiacenza dei contenuti, di incitamento all’odio, bigottismo, bullismo e molestie sulla piattaforma.
Tra gli artisti della Universal Music Group troviamo Taylor Swift, Bad Bunny, Sting, The Weeknd, Alicia Keys, SZA, Steve Lacy, Drake, Billie Eilish, Kendrick Lamar, Rosalía, Harry Styles, Ariana Grande, Justin Bieber, Adele, U2, Elton John, J Balvin, Brandi Carlile, Coldplay, Pearl Jam, Bob Dylan e Post Malone.
La risposta di TikTok
“È triste e deludente vedere che la Universal Music Group abbia messo la propria avidità al di sopra degli interessi dei propri artisti e cantautori. Nonostante la “falsa narrativa! e la retorica della Universal, allo stato di fatto hanno scelto di abbandonare il potente supporto di una piattaforma con oltre un miliardo di utenti che funge da veicolo promozionale e di scoperta gratuito per i loro talenti”
Il precedente accordo venne stipulato nel 2021 ed il compenso era stato definito equo per gli artisti e i cantautori discografici. Erano gli anni in cui TikTok stava ottenendo il maggiore successo, con il Covid che aveva portato milioni di utenti a trascorrere molte ore sulla piattaforma. Probabilmente la ripresa della normalità ha portato TikTok a cercare un accordo economico più vantaggioso ma la Universal si attiene ai numeri, agli utenti registrati che sono cresciuti esponenzialmente, piuttosto che al numero di ore che ciascuno trascorre sul social.
Per il momento non sembra che le due parti riusciranno a trovare un nuovo accordo in breve tempo ma quel che è certo è che da domani sparirà la musica di Universal e di tutti quegli artisti citati più in alto.
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