Grazie alla nuova legge sul diritto di concorrenza dell’Unione Europea, Apple ha aperto il suo App Store ed ha apportato una serie di cambiamenti profondi nell’intero sistema operativo per iPhone ed iPad.
Apple inizierà a consentire agli sviluppatori di creare Marketplace di applicazioni con i suoi strumenti di sviluppo ufficiali (Xcode), ovvero delle vere e proprie alternative all’App Store, che potranno addirittura essere scaricate dallo stesso App Store. Una volta aperte queste applicazioni, ci ritroveremo con la possibilità di installare giochi o altre app senza che gli sviluppatori debbano pagare alcuna commissione ad Apple.
Forse non tutti sanno infatti, che se un’applicazione viene venduta a 9,99€ su App Store, ogni volta che qualcuno la acquista non viene riconosciuto allo sviluppatore l’intera somma. Apple infatti, trattiene il 30% oppure il 15% (a seconda dei volumi dei ricavi totali dell’azienda) ed effettua bonifici mensili con la percentuale rimanente.
Si tratta di una riduzione delle entrate piuttosto considerevole che si applica anche agli abbonamenti e agli acquisti in-app, tant’è vero che Netflix, Spotify e tante altre società avevano rinunciato da tempo ad offrire abbonamenti tramite la piattaforma Apple proprio per non pagare le commissioni. Ciò nonostante, Apple vietava alle app di pubblicizzare o reindirizzare gli utenti ai propri siti web per effettuare acquisti al di fuori dell’ecosistema. Insomma un bel casino che in molti casi portava gli sviluppatori ad arrendersi alla soluzione più semplice e di “sceglier” di percepire un guadagno minore piuttosto che i 9,99€ per intero per ogni singolo acquisto, pur di rispettare a pieno le regole.
In questo articolo abbiamo già visto che le cose cambieranno in quanto si potranno realizzare nuovi App Store alternativi all’interno dei quali non ci saranno le commissioni di Apple ma la notizia non finisce qui.
Da Marzo, Apple offrirà agli sviluppatori due tipi di contratto:
- Il vecchio contratto, che obbliga gli sviluppatori a distribuire le proprie app soltanto in App Store
- Il nuovo contratto, che può essere firmato dagli sviluppatori che desiderano diffondere la propria applicazione sia in App Store che negli Store alternativi.
Per chi sceglie di rimanere soltanto in App Store, le commissioni restano invariate (30% o 15%). Per chi sceglie di essere presente su molteplici soluzioni invece, quindi sia su App Store che su quelli alternativi, otterrà una riduzione delle commissioni che dal 30% passeranno al 17% e dal 15% passeranno al 10%. A queste commissioni, valide su acquisti ed abbonamenti più lunghi di un anno, si aggiunge un ulteriore 3% nel caso in cui la propria app offra anche degli acquisti tramite in-app purchase.
E’ giusto notare però, che se da un lato Apple abbasserà le commissioni, come clausola aggiuntiva del nuovo contratto ci sarà l’obbligo di pagare 0,50€ per ogni nuova installazione annuale dopo che sarà stato superato il primo milione di download. Per qualche sviluppatore con bassi volumi potrebbe essere più conveniente il nuovo contratto, per altri invece, quelli con volumi di download più alti, non risulterà affatto conveniente perchè a conti fatti pagare commissioni ridotte e poi l’aggiunta di 0,50€ a download genererà delle somme esorbitanti che risulteranno davvero difficili da pagare.
Naturalmente si tratta di uno stratagemma furbo per Apple al fine di scoraggiare gli sviluppatori ad uscire al di fuori dell’App Store.
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