Il dibattito sulla sufficienza di 8GB di RAM in un MacBook Pro è stato un argomento di lunga discussione. Questa controversia risale almeno al 2012, quando Apple ha lanciato il primo MacBook Pro con display Retina, iniziando proprio con 8GB di RAM.
Nel 2023, Apple offre ancora 8GB come configurazione base per il suo ultimo MacBook Pro da 14 pollici. Insieme al costo significativo per l’upgrade a opzioni di memoria più elevate, la decisione della società ha riacceso le discussioni sulla sufficienza e il valore di questa configurazione.
I Mac sono molto cambiati nell’ultimo decennio. Ad esempio, Apple non si affida più ai processori Intel per alimentare i suoi dispositivi, avendo sviluppato il proprio Apple Silicon, che è più veloce ed efficiente dal punto di vista energetico. Questi chip personalizzati utilizzano un’architettura “system-on-a-chip” (SoC), che integra diversi core di elaborazione (CPU), core grafici (GPU), memoria cache e altri componenti all’interno di un unico pacchetto fisico.
I chip della serie M utilizzano anche qualcosa chiamato “memoria unificata”, che si trova accanto al SoC. L’adozione di questa memoria ad alta larghezza di banda e bassa latenza da parte di Apple significa che il chip principale evita di dover comunicare dati tra diverse ubicazioni della memoria, e rende il pool di memoria disponibile sia per la CPU che per la GPU, consentendo di allocarla dinamicamente a seconda del compito in corso.
Sebbene il risultato complessivo di questa architettura SoC integrata sia una migliore prestazione ed efficienza, lo svantaggio è che la memoria unificata di Apple è fissata al momento dell’acquisto e non può essere aggiornata in seguito.
Optare per più memoria unificata non è economico. Ad esempio, passare dalla base di 8GB di memoria unificata a 16GB o 24GB costa rispettivamente un extra di circa 230€ e 460€. Pertanto, è importante scegliere la quantità giusta di memoria per le proprie esigenze individuali quando si acquista un nuovo Mac. Le opinioni degli utenti su questo argomento sono diverse, con alcuni che trovano 8GB adeguati e altri che si sentono limitati. In ultima analisi, dipende da cosa si vuole fare sul proprio Mac. Ecco i principali fattori da tenere a mente.
8GB o più di RAM?
- Attività quotidiane e uso leggero: Per attività di base come la navigazione web, la modifica di documenti e il consumo di media, 8GB di RAM generalmente sono sufficienti. I moderni Mac utilizzano funzionalità come la compressione della memoria e l’allocazione intelligente, che aiutano macOS a funzionare senza problemi anche durante il multitasking.
- Carichi di lavoro professionali e creativi: Per compiti più intensivi come l’editing video, la modellazione 3D o lo sviluppo di software, 8GB possono essere limitanti e possono causare prestazioni più lente e ridotta efficienza. Questo è particolarmente vero se si lavora su progetti avanzati che richiedono file enormi e librerie di contenuti.
In sostanza, quando si acquista un MacBook Pro, optare per 8GB di memoria unificata è un’opzione conveniente se si hanno requisiti di utilizzo leggeri, e offre prestazioni adeguate per le attività quotidiane. Tuttavia, se si prevede di utilizzare applicazioni più esigenti, potrebbe valere la pena pagare di più per più memoria. Ciò ridurrà il rischio che la memoria agisca come collo di bottiglia del sistema, e consentirà al silicon Apple nel tuo Mac di esprimere il suo massimo potenziale.
In Italia, il prezzo del MacBook Pro 14″ con chip M3 parte da € 2.049,00. Se si considera l’opzione di 16GB di memoria unificata, il costo aggiuntivo è di circa 230€, portando il prezzo a circa € 2.279,00. Per 24GB di memoria, con un costo aggiuntivo di circa 460€, il prezzo sale a circa € 2.509,00.
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