Nel contesto della battaglia legale antitrust che Google sta affrontando con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, sono emersi dettagli sui suoi accordi di ricerca con Apple. Da informazioni recenti, si è scoperto che Google paga miliardi di dollari ad Apple per essere il motore di ricerca principale sui dispositivi Apple.
Secondo Bloomberg, Google versa ad Apple il 36% dei ricavi totali guadagnati dalle ricerche effettuate tramite il browser Safari su iPhone, iPad e Mac. Questo dato è stato rivelato da un esperto economico durante una testimonianza a favore della società di Cupertino, causando una reazione di disagio da parte dell’avvocato principale di Google, dato che queste informazioni dovevano rimanere confidenziali.
Bernstein, una società di gestione patrimoniale, ha stimato che Apple guadagna tra i 18 e i 20 miliardi di dollari all’anno da questo accordo, rappresentando circa il 15% dei suoi profitti operativi annuali totali. Entrambe le società hanno cercato di mantenere private le informazioni relative al processo antitrust, sostenendo che la loro divulgazione pubblica potrebbe “minare la posizione competitiva di Google”.
Google è il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple dal 2002, e l’accordo tra le due aziende tecnologiche è stato più volte rivisto. Sebbene la società di Cupertino guadagna notevolmente dall’accordo, la società con sede a Mountain View ottiene il vantaggio di essere l’opzione di ricerca predefinita sullo smartphone più popolare al mondo.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta indagando su Google per un presunto monopolio nella ricerca. L’accordo di ricerca tra Google e Apple è stato un punto focale della battaglia legale, che dovrebbe concludersi entro la fine di novembre.
Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha affermato che l’accordo tra Apple e Google ha reso impossibile per altri motori di ricerca come Bing competere. Microsoft aveva persino proposto ad Apple l’acquisto di Bing, ma Apple non era interessata, preoccupata che Bing non potesse competere con Google in termini di “qualità e capacità”, oltre a non voler perdere i guadagni derivanti dall’accordo con Google.
Eddy Cue, responsabile dei servizi Apple, ha testimoniato al processo in ottobre, affermando che Google è il motore di ricerca predefinito su iPhone perché è la migliore opzione. Nonostante Google sia il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple, gli utenti possono scegliere di passare a Yahoo, Bing, DuckDuckGo o Ecosia, ma ciò richiede di modificare le impostazioni del browser Safari.
Se Google perdesse la causa antitrust, l’accordo con Apple potrebbe essere sciolto, spingendo il colosso di Cupertino a permettere ai clienti di scegliere un motore di ricerca durante la configurazione di un dispositivo Apple, anziché avere Google come predefinito. La perdita dei miliardi di dollari da Google potrebbe essere il catalizzatore di cui Apple ha bisogno per sviluppare il proprio motore di ricerca.
La società capitanata da Tim Cook ha effettivamente considerato la costruzione di una soluzione di ricerca. John Giannandrea, capo dell’IA di Apple, dirige un team di ricerca all’interno di Apple, che ha sviluppato un motore di ricerca di nuova generazione per le app Apple, che potrebbe potenzialmente fungere da base per un’alternativa completa a Google Search.
Se l’accordo Google/Apple dovesse terminare, potrebbero essere necessari diversi anni prima che siano richiesti cambiamenti. Una decisione sul processo non arriverà a breve, e una volta presa, possiamo aspettarci un lungo processo di appello se non dovesse andare a favore di Google.
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