Apple è decisamente in ritardo per quanto riguarda l’intelligenza artificiale generativa. Sebbene l’azienda utilizzi l’AI in tantissime operazioni che vengono svolte quotidianamente dal sistema operativo, il lancio di ChatGPT ha sicuramente spiazzato tutti.
Perfino Google, che lavorava a progetti simili da anni ma che poi aveva deciso di non rilasciarli, è stata colta impreparata al lancio di ChatGPT tant’è che sono stati necessari diversi mesi prima di lanciare Bard, un diretto concorrente.
Apple ha iniziato ad affacciarsi alle intelligenze artificiali generative con netto ritardo ma, secondo le informazioni ottenute dall’analista Jeff Pu, l’azienda sarà pronta a sfornare qualcosa di simile a ChatGPT con iOS 18.
Le informazioni ottenute dai contatti nella catena di fornitura indicano che Apple sta programmando la costruzione di alcuni centinaia di server AI nel corso del 2023, e questa cifra dovrebbe aumentare notevolmente nell’anno successivo. Sembrerebbe che Apple stia puntando ad una combinazione di intelligenza artificiale basata su cloud e all’uso della “edge AI,” un concetto che implica una maggiore elaborazione dei dati direttamente sui dispositivi stessi. L’analista ha enfatizzato che il processo di implementazione dell’intelligenza artificiale generativa da parte di Apple richiederà tempo, poiché l’azienda sta lavorando con attenzione per garantire il rispetto della privacy degli utenti nei processi di utilizzo e gestione dei dati personali.
Questo suggerisce che Apple potrebbe introdurre le funzionalità dell’intelligenza artificiale generativa a partire da iOS 18 ed iPadOS 18. Tuttavia, rimane da scoprire in che modo si andrà a sfruttare questa tecnologia. È probabile che Apple stia considerando l’integrazione di modelli di linguaggio avanzati per Siri, consentendo agli utenti di automatizzare complesse attività, il che potrebbe comportare una più stretta integrazione con l’app Comandi.
D’altronde perfino Amazon ha annunciato una nuova Alexa in grado di interloquire meglio con gli utenti e di comprendere molte più azioni utilizzando un linguaggio informale.
Nel mese di luglio, Mark Gurman di Bloomberg ha suggerito che Apple stava conducendo test interni su un chatbot simile a ChatGPT, noto come “Apple GPT”. Tuttavia, la società sembrava non aver ancora definito una strategia chiara per il rilascio di strumenti di intelligenza artificiale generativa al pubblico.
È importante notare che Apple ha espresso pubblicamente il proprio interesse per l’intelligenza artificiale generativa e ha menzionato questa tecnologia nei suoi annunci di lavoro pubblicati sul sito Web nei mesi scorsi.
Che sia la volta buona per rendere Siri più intelligente?
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