Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo l’accordo tra Apple e Google sul motore di ricerca, sottolineando come questo renda estremamente difficile per altri motori di ricerca, come Bing, competere efficacemente. Questa dichiarazione è stata rilasciata durante il processo antitrust in corso tra Google e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Nadella ha descritto la situazione dicendo: “Ti svegli, ti lavi i denti e usi Google per le tue ricerche”. Ha sottolineato che l’abitudine così radicata di utilizzare Google può essere modificata solo cambiando le impostazioni predefinite. Ha inoltre evidenziato come Google, avendo circa il 90% del mercato, possa ottimizzare i risultati di ricerca, rafforzando ulteriormente la sua posizione dominante. Nadella ha definito “illusoria” l’idea che esista una vera scelta nel mercato dei motori di ricerca.
Pur cercando di erodere la quota di mercato di Google integrando la tecnologia chatbot di OpenAI in Bing, Nadella ha espresso dubbi sulla capacità dell’IA di rivoluzionare il mercato attuale, soprattutto a causa del vantaggio distributivo di Google. “Questo mi preoccupa molto”, ha ammesso.
Recentemente, Eddy Cue, responsabile di iTunes, ha affermato che Apple sceglie Google come motore di ricerca predefinito perché lo considera il migliore. Nonostante Google paghi miliardi ogni anno ad Apple per mantenere questa posizione, Cue sostiene che non esistono alternative valide.
Nel 2020, Microsoft aveva proposto a Apple di acquisire Bing, ma le trattative non sono andate avanti, principalmente a causa dei benefici economici che Apple riceve da Google e delle preoccupazioni sulla capacità di Bing di sfidare quest’ultima.
Molti ritengono che, al momento, sarebbe arduo per qualsiasi motore di ricerca competere con Google, soprattutto se rimane il predefinito sui dispositivi Apple. Tuttavia, le cose potrebbero cambiare se la società di Cupertino decidesse di sviluppare un proprio motore di ricerca. Infatti, secondo alcune voci, Apple ha già valutato questa possibilità, puntando a garantire maggiore privacy e una migliore integrazione con Siri e Spotlight.
John Giannandrea, a capo del team di ricerca del produttore di iPhone, ha sviluppato una tecnologia di ricerca avanzata per le app Apple, chiamata “Pegasus”, che offre risultati più precisi. Anche se attualmente non è paragonabile a Google, potrebbe diventare la base per un futuro motore di ricerca completo.
Il processo antitrust è ancora in corso e l’esito finale è incerto. Tuttavia, se le autorità decidessero di intervenire sull’accordo tra Apple e Google, la perdita economica per Apple potrebbe spingerla a investire ulteriormente nel settore dei motori di ricerca.
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