Il fondatore di Spotify, Daniel Ek, sta esortando i legislatori britannici a introdurre una legge che regolamenti la concorrenza nei mercati digitali, limitando la supremazia di colossi tecnologici come Apple e Google.
La proposta di legge britannica, nota come “Digital Markets, Competition, and Consumers Bill” (DMCC), mira a permettere alle autorità competenti di imporre requisiti comportamentali alle aziende e “favorire la concorrenza” quando le politiche di un’azienda “pregiudicano la concorrenza”. Da tempo, Ek sostiene l’adozione di normative che limitino la capacità di Apple di fornire una piattaforma (iOS) e, allo stesso tempo, competere su quella piattaforma con applicazioni come Apple Music, concorrente diretto di Spotify.
In un’intervista con il Financial Times, Ek ha espresso preoccupazione riguardo al controllo esercitato da Apple e Google sul modo in cui miliardi di utenti accedono al web, definendolo “incredibile”.
“Non solo stabiliscono le regole, ma competono anche direttamente con chi fornisce servizi”, ha dichiarato Ek.
Il CEO di Spotify spera che la legge britannica garantisca che £un’azienda che fa da arbitro nel mercato digitale non possa anche essere un giocatore”. Secondo Ek, il DMCC deve essere efficace e la sua finalità è proteggere tutti gli sviluppatori.
“Sempre più sviluppatori scoprono che Apple è un loro avversario”, ha aggiunto.
Se approvata, la DMCC conferirebbe all’Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito il potere di infliggere pesanti sanzioni alle grandi aziende che violano le regole stabilite. Le aziende tecnologiche sarebbero obbligate a essere più trasparenti riguardo al funzionamento dei loro app store, consentendo ai regolatori di intervenire in mercati specifici come app store o motori di ricerca.
Da anni Spotify è in conflitto con Apple. L’ultimo episodio di tensione tra le due aziende risale al 2022, quando la società di Cupertino ha rifiutato un aggiornamento dell’app Spotify che introduceva il supporto agli audiolibri. Nel 2019, Spotify ha presentato un reclamo alle autorità regolatorie dell’Unione Europea riguardo alle pratiche dell’App Store di Apple, ancora in fase di indagine. Inoltre, Spotify ha sostenuto l’Open Markets Act negli Stati Uniti, una legge che obbligherebbe Apple a permettere l’installazione di app da fonti esterne e app store alternativi.
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