Negli ultimi anni, Apple ha investito miliardi di dollari nel tentativo di sviluppare un modem proprietario, con l’obiettivo di sostituire i chip modem di Qualcomm utilizzati negli iPhone. Tuttavia, una recente relazione del Wall Street Journal evidenzia come il percorso della società di Cupertino sia stato contrassegnato da obiettivi irrealistici, una scarsa comprensione delle sfide tecniche e prototipi completamente inutilizzabili.
Gli attuali iPhone utilizzano chip modem Qualcomm, noti anche come chip radio. Combinano dati mobili, Wi-Fi e Bluetooth per gestire tutte le comunicazioni wireless per i telefoni. Ma Apple è da anni scontenta della sua dipendenza da Qualcomm, per due motivi.
In primo luogo, invece di addebitare ad Apple un canone forfettario per il permesso di utilizzare la tecnologia brevettata di Qualcomm negli iPhone, il produttore di chip ha insistito invece su una percentuale del valore dell’iPhone.
In secondo luogo, anche quando l’azienda capitanata da Tim Cook ha acquistato i suoi chip radio da Qualcomm, il produttore di chip ha continuato a insistere sul fatto che anche Apple avesse bisogno di una licenza di brevetto. Questa era una pratica che l’azienda di Cupertino chiamava “double-dipping”.
Il desiderio di Apple di creare un modem interno ha portato all’assunzione di migliaia di ingegneri. Ricordiamo che nel 2019, la società ha acquisito gran parte della divisione modem per smartphone di Intel. Con l’ingresso di ingegneri provenienti da Intel e Qualcomm, i vertici di Apple avevano fissato come obiettivo la realizzazione del chip modem entro l’autunno 2023.
Il progetto, battezzato “Sinope” in onore della ninfa della mitologia greca, ha però incontrato notevoli ostacoli. Secondo quanto riportato, molti esperti coinvolti nel progetto si sono resi conto che raggiungere tale obiettivo era praticamente irrealizzabile.
Gli ostacoli alla realizzazione del chip sono stati “in gran parte causati da Apple”. Ex ingegneri e dirigenti dell’azienda hanno rivelato al WSJ che il lavoro è stato rallentato da sfide tecniche, cattiva comunicazione e divisioni interne sulla scelta di progettare i chip piuttosto che acquistarli.
Dalla relazione emerge che Apple aveva previsto di utilizzare il suo chip modem nei nuovi modelli di iPhone. Tuttavia, i test effettuati hanno mostrato che il chip era lento, tendeva a surriscaldarsi e aveva dimensioni tali da occupare metà dello spazio di un iPhone, rendendolo di fatto inutilizzabile.
Nonostante Apple abbia dimostrato eccellenza nella progettazione dei propri microprocessori per iPhone e iPad, la realizzazione di chip modem si è rivelata una sfida ben più complessa. Questi chip, infatti, devono gestire dati wireless provenienti da diverse reti e rispettare standard rigorosi per garantire la connettività globale.
Jaydeep Ranade, ex direttore wireless di Apple, ha commentato:
“Pensare che Apple, pur essendo leader nella produzione di silicio, possa realizzare anche un modem è assurdo.”
Dopo i test deludenti dei prototipi, Apple ha compreso la vera portata della sfida. I risultati erano talmente insoddisfacenti che i chip erano “essenzialmente tre anni indietro rispetto al miglior modem di Qualcomm“. Di conseguenza, Apple ha dovuto ricorrere nuovamente ai chip modem 5G della società per i suoi dispositivi più recenti. Allo stato attuale, il 2025 potrebbe essere il primo anno in cui la tecnologia sarà finalmente abbastanza avanzata da consentire ad Apple di eliminare gradualmente Qualcomm.
Serge Willenegger, ex dirigente di Qualcomm, ha sottolineato:
“Questi ritardi mostrano che Apple ha sottovalutato la complessità del progetto. Il settore della rete cellulare è gigante.”
Evidenziando ulteriormente le difficoltà di Apple, la società ha recentemente prolungato di tre anni l’accordo con Qualcomm per l’acquisto dei modem.
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