Un’altra importante novità presente sia su iOS 17 che macOS Sonoma riguarda iCloud ed avrà un impatto positivo sia sugli sviluppatori che sugli utenti finali.
Per capire la novità, bisogna partire dalla spiegazione di due concetti: iCloud Drive ed CloudKit.
Per ogni Apple ID, l’azienda regala 5GB di spazio in una memoria virtuale che non va ad intaccare lo spazio nella memoria dello smartphone. In questo spazio (espandibile a pagamento) è possibile salvare tante cose, inclusi documenti, immagini, dati provenienti dalle applicazioni ed altro ancora. Con iCloud Drive, accessibile su iPhone tramite l’applicazione File, è possibile navigare nelle cartelle e ritrovare tutto quello che abbiamo scelto di immagazzinare sul nostro spazio iCloud.
CloudKit invece, è un database che Apple mette a disposizione degli sviluppatori da poter integrare nelle proprie applicazioni. Anche noi utilizziamo CloudKit sia nell’applicazione iSpazio che nell’applicazione Wallpapers Central per gestire i “Preferiti”. Nelle nostre applicazioni infatti, anche senza effettuare il login, ogni utente può salvare gli articoli o gli Sfondo nei Preferiti ed ogni volta che si andrà a riaprire l’applicazione, si ritroveranno gli stessi articoli/sfondi nei preferiti. Tutta questa operazione è gestita da un database che risiede direttamente sui server di Apple, che prende il nome di CloudKit e che offre un notevole aiuto e supporto a qualsiasi applicazione (anche perchè è gratuito per gli sviluppatori al di sotto di una certa quota).
Cosa succedeva fino ad iOS 16?
Se qualche utente accidentalmente o per una scelta personale entrava in Impostazioni > iCloud e disattivava iCloud Drive, automaticamente anche le applicazioni che utilizzavano CloudKit smettevano di funzionare correttamente, in quanto non riuscivano più a memorizzare delle informazioni nel database anche se questo salvataggio non avveniva in una cartella iCloud Drive.
Cosa succede con iOS 17 e macOS Sonoma
Finalmente Apple si è resa conto di questo problema ed ha ufficialmente separato iCloud Drive da CloudKit. Pertanto, adesso, anche disattivando il primo, le applicazioni riusciranno a sfruttare il database di iCloud per memorizzare dei dati da mostrare successivamente nelle applicazioni.
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