Nonostante il nuovo Mac Pro sia dotato di sei slot di espansione PCI Express disponibili per audio, acquisizione video, archiviazione e altro, la macchina non è più compatibile con le schede grafiche.
L’intera grafica, infatti, è totalmente gestita dal chip M2 Ultra che include una GPU fino a 76 core in grado di accedere fino a 192 GB di RAM.
John Ternus, capo dell’ingegneria hardware Apple, ha parlato brevemente di questo argomento durante un’intervista, spiegando che il supporto per le schede grafiche esterne per i chip Apple Silicon non è qualcosa su cui l’azienda ha puntato.
“Fondamentalmente, abbiamo costruito la nostra architettura attorno a questo modello di memoria condivisa e a quell’ottimizzazione, quindi non abbiamo nemmeno pensato a come integrare un’altra GPU in modo ottimizzato per i nostri sistemi”.
Un altro limite del nuovo Mac Pro rispetto al modello basato su Intel è la mancanza di RAM aggiornabile dall’utente, dato che questa è saldata al chip M2 Ultra. Inoltre, il modello basato su Intel può essere configurato con un massimo di 1,5 TB di RAM, ovvero 8 volte superiore rispetto ai 192 GB del modello Apple Silicon.
Ci sono sicuramente dei vantaggi nel nuovo Mac Pro e nella sua architettura unificata. Ad esempio, Apple afferma che il nuovo Mac Pro è fino a 3 volte più veloce del modello basato su Intel per determinati flussi di lavoro come la transcodifica video e le simulazioni 3D.
Per quanto riguarda l’elaborazione video, invece, la società afferma che le prestazioni del nuovo Mac Pro sono equivalenti a quelle di un modello basato su Intel con sette schede Afterburner. Infine, per le prestazioni complessive della CPU, il nuovo modello base è fino a 2 volte più veloce di un Mac Pro basato su Intel a 28 core.
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