Durante la pandemia era scoppiata la moda di ClubHouse un’applicazione che permetteva di trasformare gli utenti in speaker con trasmissioni vocali che potevano essere seguite in diretta in tutto il mondo dando anche la possibilità agli ascoltatori di intervenire.
ClubHouse ha ottenuto una successo davvero inaspettato nel primo periodo ma poi è crollato tutto molto rapidamente.
In quel periodo, qualsiasi servizio e social network cercò di clonare ClubHouse, lasciando ben poco spazio all’app originale. Il risultato, a distanza di qualche anno, è che tutti i servizi di questo tipo sono falliti e stanno chiudendo, incluso Spotify Live.
Inizialmente questa funzione fu rilasciata attraverso un’app chiamata Greenroom, poi per creare un’identità più forte al servizio, venne rinominata in Spotify Live e successivamente venne integrata anche nell’app principale.
Spotify creò un fondo per pagare i creator, stimolando così le persone a creare tantissime trasmissioni che potenzialmente avrebbero portato nuovi utenti ad iscriversi alla piattaforma ma successivamente il fondo venne chiuso, cancellando anche alcuni spettacoli originali.
Oggi Spotify fa sapere che l’app dedicata al servizio chiuderà definitivamente ma che in futuro l’azienda potrebbe re-investire in questa tecnologia seppur con qualche modifica. Infatti, sono stati registrati casi di successo quando erano artisti famosi ad avviare una live audio, e probabilmente in futuro sarà permesso soltanto a loro avviare una diretta vocale, attraverso l’app ufficiale.
La stessa sorte sta toccando anche alle altre piattaforme che hanno copiato la funzione di ClubHouse. Meta ha ridotto l’offerta di prodotti audio in Facebook Live e si è sbarazzata del suo servizio Soundbites, anche Reddit ha abbandonato Reddit Talk. Per il momento Twitter e Telegram continuano ad offrirla, in un modo che risulta ben integrato nel servizio principale ma con ben poche pretese a differenza dei concorrenti che avevano puntato ed investito molti soldi.
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