Quando Apple ha iniziato ad introdurre le prime novità dei sistemi operativi mobile anche sui computer, abbiamo tutti apprezzato il lavoro svolto.
Col passare degli anni però Apple ha continuato a perseguire questa strada fino a creare quello che potremmo definire “un problema” a tutti gli effetti.
Ad oggi, macOS ed iPadOS sono diventati davvero molto simili tra loro e i prodotti su cui girano questi sistemi operativi condividono perfino gli stessi processori M2 rendendo sempre più chiara una rotta di collisione.
Quando Apple ha separato iPadOS da iOS lo ha fatto per riuscire a diversificare i sistemi operativi e non farci pensare all’iPad come “una sorta di iPhone gigante”. Una piccola evoluzione c’è effettivamente stata ma poi si è fermata, quindi adesso gli iPad sono finiti per diventare “una versione scarsa di un Mac”.
Sui Mac è possibile far girare le applicazioni per iPad come se fossero applicazioni native, le impostazioni ed il centro di controllo sono stati ridisegnati come sul mobile, con Stage Manager si gestiscono le app sulla scrivania per entrambi. Ma ormai è opinione comune che manca qualcosa ad entrambi.
La pensa così anche Jason Snell di Macworld che vede un’unica soluzione:
L’iPad è alimentato dallo stesso chip dei MacBook quindi sicuramente sarebbe fattibile riavviarlo in modalità macOS oppure eseguire macOS in una macchina virtuale. Il tablet può avere anche una tastiera e può essere controllato da un mouse bluetooth quindi non gli mancherebbe nulla.
Allo stesso modo, se Apple iniziasse a creare dei MacBook con il touchscreen ed il supporto alla Apple Pencil, ci troveremmo di fronte a portatili non convenzionali ma che altre aziende producono già da tantissimi anni. Se gli altri ottengono un discreto successo, Apple potrebbe sbancare in questo modo. Con una flessibilità ergonomica, Apple potrebbe darci la possibilità di strappare la tastiera da un MacBook e passare ad una modalità basata sul tocco, in altre parole ad iPadOS.
Oltre a questi ibridi, resterebbero in commercio i prodotti tradizionali: per quanto riguarda gli iPad, quelli di fascia bassa continuerebbero a fare gola agli studenti ed a chi ha un certo tipo di esigenze, mentre i MacBook senza touchscreen potrebbero avere un prezzo inferiore e vendere ancora bene a chi non è interessato al touchscreen.
Quello che scrive Snell è esattamente quello che leggiamo anche noi attraverso i vostri commenti ma negli anni Apple ha più volte ribadito che le due categorie di prodotti resteranno distinte e non si fonderanno.
L’unica speranza è che Apple si renda conto che i tempi stanno realmente cambiando e potrebbe risultare vincente rivedere le proprie convinzioni del passato. A dire il vero abbiamo già visto qualche progresso in questa direzione quando è stata abbandonata la filosofia del “design sempre più sottile e futuristico” nel momento in cui sono state reintrodotte un maggior numero di porte sulle fiancate dei computer ed un conseguente spessore maggiorato. Apple ha ascoltato i desideri degli utenti e le loro esigenze, cosa che in passato non accadeva. Quello che sappiamo è che finché i due prodotti cammineranno su due strade diverse ma verranno fatti assomigliare sempre di più tra loro, nessuno dei due potrà mai raggiungere l’apice del successo o diventare la versione migliore di se stesso.
Le vendite dei tablet e dei portatili non stanno andando molto bene e questo non ci sorprende.
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