Anche Amazon sta affrontando gli stessi problemi di tutte le aziende tech e sta attuando gli stessi interventi per risollevare la situazione: licenziamenti in massa.
Dopo una prima ondata di ben 18.000 lavoratori rimossi dal loro incarico a Gennaio, oggi arriva la notizia di una seconda ondata da ben 9.000 dipendenti per un totale di 27.000 licenziamenti.
I tagli maggiori riguardano soprattutto AWS, PXT, il settore dell’advertising e Twitch.
Il CEO ha commentato che si tratta di una soluzione difficile ma la migliore per l’azienda nel lungo termine.
Amazon vuole diventare un’azienda più snella nei costi dell’organico per riuscire a fronteggiare al meglio le variazioni del mercato in un’economia come quella odierna che risulta particolarmente incerta e con l’ombra di una possibile imminente recessione.
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