Quest’anno abbiamo nuovamente partecipato al Mobile World Congress, un evento tecnologico tra i più importanti al mondo.
Era dal 2018 che mancavamo ed abbiamo potuto costatare che il COVID, la crisi energetica europea e l’inflazione hanno avuto conseguenze anche su questa fiera. In aggiunta a tutto questo la Spagna stava/sta vivendo un periodo di siccità molto duro, ragion per cui alcune attrazioni e fontane (inclusa la Fontana Magica di Montjuïc) sono rimaste chiuse.
Sono diminuiti i brand espositori, è stata ridotta la sala stampa, è stata eliminata la mensa e di conseguenza anche gli appalti che riuscivano ad offrire diversi posti di lavoro ai locali (cosa per la quale dopo la prima giornata c’è stata anche una manifestazione pacifica proprio nei pressi della metro di Fira Barcelona) e le aziende non hanno portato alcun accessorio da dare in provare alla stampa, limitandosi a mostrare i prodotti su un tavolino, senza possibilità di interagire e constatarne qualità e funzionalità. Ciò nonostante, partecipare a questa fiera è sempre emozionante soddisfacente. E’ anche molto stancante, c’è sempre tanto da fare e da vedere con qualche azienda che, proprio quando non te lo aspetti, riesce ancora a sorprenderti con delle innovazioni tecnologiche, come ha fatto Motorola. In più, ogni MWC è un’occasione per incontrare i brand, i PR con i quali comunichi via email per un anno intero, per stringere rapporti e nuove collaborazioni, per fare amicizia con altre redazioni e per provare con mano tecnologie future e smartphone in uscita (o che addirittura non usciranno mai in Italia).
Questo che si è da poco concluso è stato il MWC più cinese di sempre, nel senso che le maggiori aziende che hanno partecipato non erano nè europee nè americane ma provenivano quasi tutte dall’oriente. A padroneggiare la scena, oltre alla sud coreana Samsung, sono state senza dubbio Xiaomi, Honor, Oppo, Lenovo, Realme e Huawei.
I nuovi smartphone
Partendo proprio da Honor, il brand ha portato il nuovo Magic 5 Pro a Barcellona ed ha presentato il Magic VS, il suo primo pieghevole destinato anche all’Europa. In Italia arriverà a Giugno.
Huawei aveva lo stand più enorme che si era mai visto: praticamente occupava tutta la Hall 1, una cosa veramente impressionante! Avrà voluto ricordare che fino a qualche anno fa era tra i primi 3 produttori di smartphone al mondo ed al MWC ha presentato il nuovo Watch Buds, uno smartwatch con il display che si solleva e che ospita un paio di cuffie sotto di esso, piccole e pratiche da portare sempre con se.
TCL ha portato gli smartphone accessibili a tutti con dei prezzi di partenza al di sotto dei 100€ e poi il 40R che è tra gli smartphone 5G piú economici del mercato, a meno di 250€.
Anche Xiaomi aveva uno stand molto grande ed oltre alla famiglia degli Xiaomi 13, ha allestito una zona dedicata alla Casa Smart. Xiaomi ormai produce davvero ogni cosa ed ha l’ecosistema più esteso tra tutti: oltre alle luci, il televisore, il purificatore e gli oggetti che ormai sono di uso comune anche in Italia, abbiamo visto la lavastoviglie, la cappa e tantissimi altri accessori ed elettrodomestici, alcuni dei quali sarà difficile vedere nel nostro Paese.
Oppo ci è piaciuta molto con il suo Find N2 Flip e nello stesso stand c’era anche uno spazio dedicato a OnePlus che ha svelato il nuovo OnePlus 11, anche per i mercati occidentali, e poi un concept basato proprio sull’11 ma dotato di un sistema di raffreddamento liquido integrato capace di offrire ai gamer più incalliti delle prestazioni eccezionali e nessun tipo di rallentamento. OnePlus ha inoltre brevettato un sistema di raffreddamento molto più funzionale delle classiche ventole che risultano fastidiose durante i giochi. Sostanzialmente si tratta di un morsetto collegato ad un apposito accessorio che va a “stringere” il telefono e lo refrigera con del liquido che passa al suo interno. Non sappiamo quanto questo possa influire sulla salute della batteria a lungo termine ma comunque si tratta di una soluzione decisamente nuova.
Nothing ha soltanto annunciato l’arrivo del Phone (2) dichiarando che sarà rivoluzionario ma non c’era ancora nulla che potevamo vedere o toccare con mano.
Lenovo, con la sua Motorola, ha mostrato dei concept super interessanti di smartphone e computer con schermi pieghevoli che addirittura si arrotolano su sè stessi. Purtroppo si trovavano ancora in uno stadio iniziale dello sviluppo e non ci è stato permesso toccarli.
Nokia invece, che nel frattempo ha cambiato logo, ha avviato una collaborazione con iFixit ed è passata dall’azienda che realizzava cellulari indistruttibili (3310) all’azienda che sta realizzando lo smartphone più semplice da riparare al mondo. Si chiama Nokia G22 e bastano 2 minuti per ripararlo, abbattendo così drasticamente anche i costi di riparazione.
Tecnologia a 360°.. Non solo smartphone
Ma le innovazioni non hanno riguardato soltanto gli smartphone. Abbiamo visto una tecnologia che, tramite il 5G, permetteva ad un chirurgo di operare a distanza, addirittura da un’altra città del mondo, servendosi di braccia robotiche. Giochi in realtà virtuale col supporto al multiplayer poi macchine volanti simili a droni che potrebbero essere lanciate entro 2 anni sul mercato con finalità di immediato soccorso.
Segway ha allestito una pista per far provare i nuovi monopattini elettrici super veloci insieme ad un’automobilina per go-kart. Allo stand c’erano anche degli scooter elettrici ed il concept di una moto futuristica sbalorditiva.
Abbiamo poi visto una stampante in grado di “tatuare” qualsiasi cosa con una velocità disarmante sulla pelle oppure di stampare sui vestiti e sui tradizionali pezzi di carta; dei primi esemplari di occhiali AR con un piccolissimo schermo integrato nelle lenti in grado di farci apparire scritte ed informazioni in tempo reale sotto i nostri occhi. Altri occhiali che potevano correggere i problemi di vista ed altri ancora con cuffie e microfoni integrati.
Xiaomi aveva un robot umanoide ed un robot dalle sembianze di un cane che potevano essere controllati sia con un’app che con la realtà virtuale attraverso appositi occhiali ed un gesto delle mani.
Insomma, malgrado tutte le aziende abbiano cercato di contenere al massimo le spese per l’evento di quest’anno, tutto sommato il Mobile World Congress resta sempre un’esperienza bellissima che ti proietta immediatamente in un futuro tecnologico non troppo lontano e che noi non vediamo l’ora di vivere. Da Barcellona siamo tornati con un piccolo souvenir targato Android:
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