Apple è sempre stata lungimirante ed ha sempre avuto il potere di eliminare una tecnologia per favorirne un’altra ma questa volta è stata anticipata.
La GSMA, l’organizzazione che rappresenta gli interessi degli operatori di rete mobile in tutto il mondo, nonchè promotori del Mobile World Congress, ha infatti certificato la prima iSIM, inventata da Qualcomm, insieme a Vodafone e Thales.
La prima mossa l’ha fatta Apple, quando ha deciso di rimuovere il vano per la SIM fisica dagli iPhone venduti in USA e spingendo tutti verso l’utilizzo della eSIM. Oggi si va ancora oltre, con Qualcomm, che ha introdotto il discorso della iSIM.
iSIM sta per integrated SIM e, come suggerisce la parola, si tratta di una SIM integrata all’interno del processore. Qualcomm ha pensato di rendere il suo Snapdragon 8 Gen2 il chip che si occupa della gestione del numero di telefono e la GSMA gli ha conferito la certificazione di sicurezza di livello 2. Questo significa che la soluzione di Qualcomm per integrare la SIM all’interno del processore può essere paragonata, in termini di sicurezza e resistenza agli attacchi, a quella delle attuali eSIM.
I vantaggi della iSIM sono ancora maggiori perchè non richiede l’utilizzo di un modulo esterno programmabile a dialogare con il processore del telefono. E’ tutto già integrato nel processore, all’interno di una zona sicura dove è stato inserito anche un Tamper Resistant Element.
Integrare la eSIM in uno smartphone è abbastanza costoso e per il momento è stato fatto soltanto dalle aziende che vendono anche in USA, dove l’eSIM è già molto diffusa. L’integrazione di Qualcomm si comporta esattamente come una eSIM ma senza costi aggiuntivi poichè il numero di telefono viene gestito direttamente dal processore.
Naturalmente parliamo di un processore di fascia alta, lo Snapdragon 8 Gen 2 appunto, che però è già stato scelto ed adottato da tutti gli smartphone di fascia alta che abbiamo visto al MWC23 e sicuramente in futuro sarà presente su centinaia di modelli di smartphone in commercio.
La iSIM potrebbe quindi diventare un nuovo standard ma Apple, che si crea i processori da sola, potrebbe lanciare un’idea simile con la prossima generazione di iPhone 15.
Tra i vantaggi troviamo anche maggiori possibilità di implementazioni negli accessori indossabili e nei visori, ai quali si potrebbe abbinare una connessione 5G senza “sforzi” e senza “occupare ulteriore spazio fisico”.
Quel che è certo è che tra eSIM ed iSIM, la classica SIM fisica ha sicuramente i giorni contati!
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