La WWDC23 si terrà a Giugno e durante questa Conferenza Apple presenterà iOS 17, rilasciando la prima beta agli sviluppatori. Google invece, come ogni anno, ha già pubblicato la prima Developer Preview di Android 14, con il rilascio definitivo che avverrà dopo l’estate.
Per il momento ci sono poche novità, come è stato per Android 13, ma tra le varie risulta interessante la possibilità di clonare le app, i miglioramenti per la sicurezza, design ed accessibilità.
Android 14 è contrassegnato dalla lettera U. Ogni anno e per ciascuna lettera Google sceglie il nome di un dolce (Lollipop, KitKat, Jelly Bean, Gingerbread, Froyo, Donut, Cupcake, Tiramisù, Red Velvet Cake, Oreo e così via). Quest’anno la prima build è contrassegnata dal nome Upside Down Cake, quella che in Italia conosciamo come torta rovesciata, una tipica torta americana a base di frutta.
Una delle novità più interessanti sarà la possibilità di clonare le applicazioni. Chi utilizza Android conoscerà già questa funzione perchè presente da anni su diversi smartphone ma si è sempre trattata di una personalizzazione aggiunta dai produttori degli smartphone attraverso le build personalizzate.
Adesso potrà farlo Android nativamente, facilitando il compito ai produttori e magari anche riducendo i tempi di personalizzazione per gli aggiornamenti.
Clonando un’applicazione si andrà a creare un’altra istanza della stessa app e, ad esempio, con 2 icone di Instagram si potrà accedere a due profili diversi senza dover effettuare lo switch.
Viene completamente riscritta la sezione delle impostazioni dedicate alla batteria. Adesso si visualizzeranno informazioni dettagliate sull’utilizzo della batteria e al tempo di utilizzo dello schermo dall’ultima ricarica completa. Migliora anche la sezione dedicata al risparmio energetico che si potrà attivare sia in versione normale che in modalità estrema.
Dal punto di vista della sicurezza, una novità molto importante riguarda degli avvertimenti che appariranno sullo schermo quando il telefono sta installando applicazioni in background. In questo modo sarà più facile gestire ed avere il controllo di quello che viene installato, con la possibilità di analizzare o annullare l’operazione. Lo stesso avviso apparirà anche quando si cercano di installare applicazioni progettate per Android 9 o inferiori. In precedenza appariva sulle app realizzate per Android 6 o inferiori. Insomma Google sta cercando di alzare un pò l’asticella in maniera generale per tutti, considerando che adesso anche gli smartphone entry level sono dotati di un hardware che non è proprio malvagio.
Altri miglioramenti li troviamo nella completa riscrittura dell’hub “Sicurezza e Privacy”, nella funzione multi-utente, in nuove opzioni di accoppiamento rapido con dispositivi vicini e nuove opzioni per il ripristino dello smartphone.
Un cambiamento importante nascosto in Android 14 potrebbe riguardare l’interesse nella realizzazione del primo dispositivo pieghevole interamente costruito da Google. Esistono già Samsung ed altri brand che utilizzano Android sui pieghevoli ma sembra che Android 14 avrà una marcia in più in tal senso e per le ottimizzazioni necessarie. Il tutto porterebbe a pensare all’introduzione di un nuovo Pixel verso la fine dell’anno con la caratteristica di un sistema operativo migliorato in grado di adattare gli spazi dello schermo in maniera più intelligente e razionale quando cambia la risoluzione.
Dal punto di vista dell’Accessibilità infine, i caratteri potranno essere ingranditi fino al 200% (Android 13 si fermava al 130%).
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