I modelli di MacBook Pro da 14 e 16 pollici di prossima generazione con chip M2 Pro e M2 Max sarebbero dovuti arrivare sul mercato nella prima metà del 2023, ma secondo quanto riferito da DigiTimes il lancio dei laptop è stato posticipato ancora una volta.
Da quello che sappiamo, i nuovi portatili dovrebbero presentare lo stesso design e caratteristiche degli attuali modelli, tuttavia saranno alimentati dai chip M2 Pro e M2 Max. I miglioramenti delle prestazioni che si otterranno saranno marginali rispetto ai chip M1 Pro e M1 Max.
Chi ha bisogno di effettuare un upgrade del proprio MacBook e sta aspettando il nuovo Pro M2 Pro o M2 Max anzichè tuffarsi sull’attuale – ed ormai vecchio – modello dovrà ancora aspettare. DigiTimes non riesce a riferirci le nuove tempistiche ma soltanto che ci saranno ulteriori ritardi.
Alcuni mesi fa Gurman dichiarò che Apple aveva in programma di rilasciare i nuovi MacBook Pro nel primo trimestre del 2023, insieme a macOS 13.3, ma adesso sembra che i piani siano cambiati.
Se il nuovo rapporto dovesse rivelarsi accurato, significherebbe che i MacBook Pro M2 Pro e M2 Max verranno rilasciati durante il terzo o quarto trimestre 2023.
DigiTimes inoltre, fa notare che le spedizioni di MacBook registreranno un grande calo durante questo trimestre. Fonti provenienti direttamente dalla catena di fornitura affermano che Apple è già preparata ad un calo del 40% o 50% delle spedizioni di MacBook per il primo trimestre 2023 rispetto al quarto trimestre del 2022.
L’ultimo trimestre dell’anno è quello che include anche le vacanze di Natale e la stagione dei regali per cui un calo di spedizioni nel primo trimestre del 2023 era comunque già previsto. Solitamente però, il calo si aggira intorno al 10-20% mentre quest’anno sarà più alto.
Sarà interessante vedere come reagirà Apple, qualora le previsioni di DigiTimes dovessero rivelarsi accurate. Questo è un calo piuttosto consistente delle vendite di Mac che fino ad ora sono riusciti a mantenersi su un valore costante diversamente dal mercato dei PC dove i cali ormai si verificano ad ogni trimestre, già da un paio d’anni.
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