Nella giornata di ieri, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ed il CEO di Spotify, Daniel Ek si sono espressi contro le politiche dell’App Store, criticando le commissioni del 30%, una questione che era stata recentemente risollevata su Twitter da Elon Musk con un messaggio che poi è stato rimosso in seguito all’incontro con Tim Cook.
Al New York Times, Zuckerberg ha affermato che Apple tenta di limitare le app presenti in App Store con una serie di regole troppo stringenti.
Spesso tutte queste restrizioni non sono sostenibili. L’App Store non è un bel posto in cui stare.
L’intervista continua con diverse lodi nei confronti di Google che da sempre ha consentito il sideload delle applicazioni. Su Android è possibile installare applicazioni dagli Store dei produttori di smartphone o perfino scaricate da internet.
Le critiche poi continuano sulla commissione del 30% che viene trattenuta da Apple su tutti i guadagni generati dalle vendite di contenuti digitali modafinil tramite in-app purchase.
Nel frattempo il CEO di Spotify, su Twitter, ha scritto che Apple «offre agli sviluppatori soltanto un’illusione di controllo ma che in realtà è l’azienda stessa a decidere tutto e dettare le regole».
L’App Store è una minaccia per il futuro di internet, che nega la scelta ai consumatori. Per quanto tempo ancora dovrà essere negata la scelta ai consumatori? – E nel dire questo viene menzionata la Commissione Europea, sperando in una qualche legge che imponga ad Apple la rimozione di qualsiasi commissione sugli IAP.
Le ragioni per le quali Spotify si sta scontrando con Apple riguardano anche la nuova funzione degli audiolibri di Spotify. Apple ha rifiutato più volte l’aggiornamento con questa funzione perchè gli acquisti in-app avvenivano al di fuori dell’ecosistema Apple per raggirare le commissioni.
While Apple offers consumers the illusion of choice and give developers the illusion of control https://t.co/7qGMtSrM2x
— Daniel Ek (@eldsjal) November 30, 2022
La domanda ormai sorge spontanea: ma se è un posto così brutto in cui stare, perchè si continua a rimanerci? Forse perchè resta comunque la scelta più conveniente.. Soltanto Epic Games ha avuto il coraggio di prendersi le responsabilità per le proprie dichiarazioni, rimettendoci milioni di dollari a settimana, ma portando avanti la propria idea, senza piegarsi e questo va assolutamente riconosciuto a quest’azienda. Le cose possono sempre cambiare e non bisogna mai smettere di aspirare a miglioramenti però si potrebbe “lottare” anche in modi diversi, quanto meno per non rischiare di apparire così incoerenti. Voi cosa ne pensate?
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