Hanno avuto la meglio i querelanti di Apple che avviarono una class action per via delle difettose tastiere con meccanismo a farfalla presenti su alcuni modelli di MacBook.
La causa è stata intentata nel 2018 da clienti provenienti da svariati Stati americani i quali lamentavano il cattivo funzionamento della nuova tipologia di tastiere utilizzate sui MacBook prodotti tra il 2015 ed il 2019.
Tradizionalmente, le tastiere utilizzano un meccanismo a forbice per regolare la pressione dei tasti. Il nuovo meccanismo a farfalla di Apple permetteva di avere tasti più bassi e permetteva quindi un design dei prodotti più sottile tuttavia questo tipo di hardware ha dimostrato di non avere una buona durabilità.
Molto più incline alla polvere, bastavano pochi granelli per compromettere il funzionamento di un tasto che smetteva di rispondere alla pressione.
La causa era incentrata proprio su questo: Apple avrebbe nascosto il problema ai consumatori, proponendo anche un programma di riparazioni gratuite che però risultava poco utile dal momento che da lì a poco la tastiera avrebbe smesso di funzionare nuovamente.
Negli anni Apple ha cercato di risolvere il problema proponendo in tutto 3 modelli diversi di tastiere con meccanismo a farfalla ma nessuno di questo è stato esente da problemi. Jony Ive poi ha lasciato l’azienda ed Apple è tornata alle tastiere con meccanismo a forbice, abbandonando l’ossessione per i prodotti sempre più sottili.
Un giudice federale della Califonia ha approvato la proposta di Apple di pagare 50 milioni di dollari per risolvere la class action. Di questo denaro, 17 milioni di dollari copriranno le spese legali e di contenzioso e 33 milioni di dollari andranno agli utenti che hanno partecipato alla class action, nello specifico agli utenti che hanno ottenuto almeno una riparazione della tastiera.
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