Ci era già capitato in passato di affrontare il tema delle disabilità acustiche, stabilendo che le AirPods Pro possono fungere come una valida alternativa ai costosi apparecchi acustici in alcuni casi.
Adesso se ne torna a parlare grazie ad uno studio condiviso sul Wall Street Journal che suggerisce degli ottimi risultati.
Tutto parte dalla rivista iScience che ha pubblicato uno studio in cui analizza la funzione specifica degli AirPods Pro per amplificare il suono. In particolare, quest’ultima ha aiutato degli adulti con ipoacusia lieve o moderata a sentire il parlato quasi quanto gli apparecchi acustici professionali.
Si tratta di uno studio basato su un numero ridotto di persone, tuttavia i test rilevano che le AirPods Pro soddisfano 4 standard su 5 rispetto ai più costosi apparecchi acustici. Il limite è la scarsa durata della batteria che si riduce a poche ore per ogni ricarica.
Apple si è sempre dimostrata interessata a questa funzione e sta sicuramente lavorando nel modo giusto: già dal 2013 infatti, iOS ha aggiunto il supporto ad apparecchi acustici Bluetooth. Con iOS 12, invece, è stata introdotta la funzione Live Listen, fino ad arrivare al Conversation Boost introdotto con iOS 15. Quest’ultimo si attiva da Impostazioni > Accessibilità > Contenuti audiovisivi > Regolazione Cuffie > Modalità Trasparenza.
Grazie a questa funzione, la ricezione del microfono amplifica le voci ed i suoni provenienti di fronte all’utente, dando meno importanza ai suoni di sottofondo. In questo modo si riesce ad ascoltare meglio una persona che ci sta parlando.
Per il momento nessun ente riconosce le AirPods Pro come dispositivo medito nei confronti di chi ha problemi di udito ma Apple potrebbe continuare a muoversi in questa direzione negli anni a venire.
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