Secondo una nuova causa antitrust, Apple e Amazon hanno collaborato per aumentare i prezzi di iPhone e iPad eliminando i venditori Amazon di terze parti che offrivano prodotti Apple a un costo inferiore.
La denuncia, presentata dallo studio legale Hagens Berman, afferma che le due società avevano stretto un accordo illegale per ridurre la “minaccia competitiva rappresentata dai commercianti di terze parti”, una violazione delle leggi antitrust federali. Precedentemente, c’erano circa 600 rivenditori di terze parti di dispositivi Apple su Amazon Marketplace, ma adesso il numero è stato ridotto a sette.
In particolare, Amazon ha iniziato a eliminare i venditori di terze parti dopo aver firmato un accordo con la società di Cupertino nel 2019 per limitare il numero di rivenditori sul marketplace a 20 per paese. In cambio, Apple fornisce ad Amazon iPhone e iPad a prezzi di ingrosso.
Impedendo ai venditori di terze parti di offrire prodotti Apple, Amazon è diventato il venditore dominante dei prodotti della società capitanata da Tim Cook su Amazon Marketplace. Alla luce di ciò, l’accusa afferma che le due società “hanno tratto vantaggio a discapito degli utenti”.
La causa afferma che prima dell’accordo, i rivenditori di terze parti offrivano “prezzi notevolmente scontati” rispetto a quelli che Apple voleva avere per il suo negozio online, il che si traduceva in prezzi più bassi per i consumatori.
“Quando le due società hanno rinnovato il loro accordo nel 2019, gli unici a rimetterci sono stati i consumatori, che sono stati presi alla sprovvista dall’aumento dei prezzi”, ha affermato Berman. “Laddove i consumatori erano in grado di trovare prezzi scontati fino al 20% per iPhone e iPad in vendita su Amazon Marketplace, ora sono bloccati dai prezzi premium di Apple”.
Hagens Berman mira ad un’ingiunzione per impedire ad Amazon di bloccare i rivenditori Apple di terze parti ed il rimborso per i consumatori che “hanno pagato in eccesso per iPhone e iPad”.
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