Alla fine è successo davvero: Elon Musk ha portato a termina l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari, chiudendo mesi di tira e molla e dispute legali tra l’uomo più ricco del mondo ed una delle più note piattaforme social.
Finalizzata l’acquisizione, Musk non ha perso tempo e ha preso subito delle decisioni importanti.
Ha iniziato ieri sera licenziando l’amministratore delegato (CEO), Parag Agrawal, e il direttore finanziario (CFO), Ned Segal. Secondo più fonti sarebbero stati licenziati anche Vijaya Gadde, responsabile del settore legale, delle politiche e della sicurezza di Twitter, e il consulente Sean Edgett – entrambi figure centrali dentro l’azienda.
Musk, che si è autodefinito un “assolutista della libertà di parola”, ha promesso che preserverà il diritto a esprimersi di chiunque e ha commentato la notizia twittando:
“L’uccellino è stato liberato”.
Non è ancora chiaro come cambierà Twitter con la nuova proprietà, ma intanto il Commissario europeo Thierry Breton ha risposto a Musk sulla sua concezione particolarmente ampia di libertà di parola: “In Europa, l’uccellino vola secondo le nostre regole”.
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