Siete curiosi di sapere come ha fatto Apple a tenere così segreta la sua Isola Dinamica?
Ebbene la furbata è stata quella di depositare il marchio presso l’Ufficio brevetti della Giamaica dove una strana legge locale permette di ricercare un marchio depositato soltanto se ci si reca fisicamente all’Ufficio Marchio e Brevetti del Paese.
Soltanto di recente l’isola dinamica è apparsa ufficialmente tra i brevetti ricercabili online ed attribuibili ad Apple, quando l’azienda ha depositato il marchio anche in Nuova Zelanda.
Malgrado i brevetti e tutto quello che può scaturire dalla violazione di un brevetto Apple, il mondo Android ha iniziato a muoversi proponendo una copia esatta dell’Isola Dinamica già un paio di giorni dopo la presentazione di Apple.
Sugli Xiaomi è stato mostrato un tema realizzato da alcuni sviluppatori in tempi record. Adesso nel Google Play Store è disponibile un’applicazione chiamata dynamicSpot che emula perfettamente tutto il lavoro software compiuto da Apple portandolo anche sugli smartphone Android.
E’ difficile che app come queste possano avere un futuro senza dover affrontare i legali di Apple che ovviamente costringeranno alla rimozione ma qualche azienda più furba sta provando a fare la stessa cosa senza andare però a violare i brevetti.
Si tratta del produttore cinese realme che non ha voluto nemmeno impiegare le menti dei propri ingegneri per riuscire in questo intento. Per creare una nuova interfaccia multitasking intorno al foro della fotocamera, l’azienda ha richiesto l’aiuto degli utenti, raccogliendo idee di come potrebbe essere e come potrebbe funzionare. L’idea che risulterà abbastanza diversa da non violare i brevetti Apple sarà anche quella vincente.
Insomma Apple è riuscita ancora una volta nel suo intento: creare qualcosa di riconoscibile, di estremamente semplice ma a cui nessuno aveva mai pensato e la corsa verso l’alternativa è già iniziata!
Dynamic Island Style Notifications / Now Playing on Xiaomi MIUI. Mi Theme Developers never disappoint 😎 pic.twitter.com/ImHmbkRZnb
— Vaibhav Jain (@vvaiibhav) September 11, 2022
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