Esattamente l’oggi di dieci anni fa, veniva inaugurato il primo di una innumerevole serie di Apple Store, la catena di negozi proprietaria di Apple e dedita alla promozione e vendita di tutti i prodotti della mela. Cerchiamo di ricapitolare come si è arrivati al successo che questi stores hanno oggi.
Il 19 Maggio 2001, viene inaugurato il primo Apple Store della storia al secondo piano del Tysons Corner Center in Virginia. Nello stesso giorno, verrà inaugurato anche un secondo store a Glendale in California. Di questo primo/secondo store, vi vorrei mostrare un video che dimostra come la “Apple Store mania” fosse già presente dalle origini: persone in coda per l’inaugurazione di un Apple Store già dalla mattina presto.
Da allora ad oggi sono stati aperti 324 negozi in tutto il mondo, tutti con lo stesso richiamo e successo.
Il primo annuncio pubblico riguardante l’esistenza di tali negozi risale al 15 maggio del 2001, quando Steve Jobs in persona guidò un gruppo selezionato di giornalisti all’interno dello store presso il Tyson Corner Center. Volete vedere come era fatto il primo Apple Store? Godetevi il video qui sotto allora!
Come avrete notato, il layout originale è molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi, ma nonostante questo si capisce come Apple abbia sempre e comunque impegnato molte risorse per creare una catena di negozi unica nel suo genere.
Un punto chiave è l’esperienza per l’utente finale. Da sempre, tutti i prodotti Apple sono sempre stati esposti e disponibili all’uso senza nessuna sorta di limitazione, anzi è lo staff ad incoraggiarne l’uso allo stremo.
A partire dal 2006, con l’apertura dello store a SoHo (NYC), Apple ha adottato il design per l’interno che noi tutti conosciamo oggi: legno, metallo e vetro. Uno stile minimalista ma allo stesso tempo molto sofisticato e capace di esaltare ulteriormente i prodotti in esposizione.
Per distribuire tali negozi sul territorio, Apple ha da sempre adottato una duplice modalità: includerli in un centro commerciale oppure creare dei negozi indipendenti e direttamente affacciati sulla strada.
In entrambi i casi, tali negozi vengono posizionati in luoghi di grande passaggio per un motivo molto semplice, come possiamo leggere dalle parole di Steve Jobs rilasciate a Fortune nel 2008:
E’ stato molto semplice. L’amante del Mac guiderebbe verso una qualsiasi direzione giusto? Guiderebbero da qualche parte solo per questo motivo. Ma le persone che possiedono un Windows – le vogliamo convertire al Mac. Loro non guiderebbero verso un qualsiasi posto. Non pensano di aver bisogno di un Mac. Non si prenderebbero il rischio di guidare 20 minuti per qualcosa che non gli piace. Ma se noi mettiamo il nostro negozio in un centro commerciale o in una strada che frequentano, e riduciamo il rischio da 20 minuti di macchina a 20 passi a piedi, saranno meglio disposti verso l’entrare perchè non ci sono rischi. Così abbiamo deciso di mettere i nostri negozi in luoghi dove c’è un grosso afflusso. E funziona.
Il CEO ha proprio ragione e come sempre i numeri sono con lui. Durante l’evento musicale dello scorso Settembre, Jobs ha rivelato come abbiano ormai raggiunto una media di 75 milioni di visitatori durante un trimestre fiscale, superando più volte in questo periodo il milione di visitatori al giorno, sommando tutte le persone che nel mondo entrano in un Apple Store.
Ma come tutti sappiamo, Apple non ha negozi ubicati solo dentro grossi centri commerciali, ma si possono annoverare anche diversi flagship stores. La differenza principale è che questi flagship stores sono dei palazzi a se stanti, inseriti perfettamente all’interno del panorama urbano che li circonda. L’esempio più chiaro è senza dubbio lo store sulla quinta strada a New York: un gigantesco cubo di vetro con il negozio vero e proprio che si snoda sotto terra. Di più recente costruzione, ma dal concetto simile è lo store aperto a Shangai in Cina.
Un enorme cilindro di vetro che da accesso ad una scala che conduce, anche in questo caso, al negozio sotto terra. Con queste opere Apple da prova di essere una società attenta ai dettagli non solo nei prodotti ma anche nei negozi, per garantire la migliore esperienza possibile per il proprio cliente.
Le opere di architettura da parte della società di Cupertino, però, non si fermano solo alla creazione da zero di grandi strutture, ma culminano nella grande capacità di restauro per far convivere il passato di grandi palazzi con il futuro offerto dalla tecnologia ospitata al suo interno. E’ questo il caso degli store di Parigi Opéra (a sinistra nella foto) e di Londra Covent Garden (a destra nella foto), dove Apple ha restaurato palazzi storici per inserire i propri punti vendita, creando dei veri capolavori di architettura.
Di sicuro la struttura del negozio aiuta a creare un’atmosfera unica, ma parlando di Apple Store non possiamo non parlare dello staff che lavora all’interno delle sue mura. I ragazzi che lavorano dentro questi negozi sono la marcia in più che contribuisce in larga parte all’enorme successo di Apple tra i consumatori.
Ciò che rende questo staff diverso è la passione: lavorando in uno store Apple credo che la prima motivazione sia la passione e non tanto la questione economica. Certo è un lavoro stressante ma vedere uscire un cliente soddisfatto dal tuo lavoro deve essere di sicuro appagante.
Con la grande conoscenza che hanno di tutti i prodotti esposti, la pazienza nell’ascoltare i problemi per capire come porre rimedio, la capacità di coinvolgere le persone durante i seminari o i corsi One-On-One, rendono l’esperienza di acquisto unica e piacevole.
Tutti i membri dello staff, indipendente dal ruolo, sono importanti per la buona riuscita del negozio, ma in questo articolo merita una menzione particolare il Genius Bar. Un servizio di assistenza gratuita in store che non ha paragoni in nessuna altra catena di negozi di qualsiasi industria.
Semplicemente fissando un appuntamento su internet, si può avere la possibilità di parlare per 20 minuti (molto flessibili) con un tecnico esperto e competente che, mi permetto di azzardare, nell’80% dei casi è in grado di far uscire un cliente soddisfatto dal negozio.
Il risultato finale, ancora una volta, è un perfetto connubio tra hardware e software (passatemi l’analogia): imponenti strutture architettoniche gestite da persone esperte, competenti e aperte al dialogo; la filosofia di Apple che passa dalla macchina alla gestione del negozio.
Questo perfetto connubio rende possibile anche un altro grande risultato per Apple: la gente che entra negli Apple Store, ci entra per incontrare una persona e non una società. I membri dello staff e tutto l’Apple Store in generale, contribuisce ad “umanizzare” una società che altrimenti saprebbe solo parlare in linguaggio macchina.
Con le numerose nuove aperture previste, in Italia e nel mondo, il fenomeno Apple Store conferma il suo trend super positivo, continuando a generare non solo denaro per la compagnia, ma soprattutto curiosità e interesse tra i consumatori, portando sempre più “switcher” ad Apple.
Per questo non possiamo che augurare altri 10 anni di grandi e continui successi per una catena di negozi che rappresenta in pieno una società tra le prime a capire e premiare la fedeltà dei propri utenti!
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