Joanna Stern del Wall Street Journal ha intervistato ex e attuali dirigenti Apple sul lancio del primo modello di iPhone, dei primi giorni dell’App Store e molto altro.
Una delle cose più interessanti di questa storia è il modo in cui l’iPhone originale ha cambiato la cultura di Apple, poiché i dipendenti lo utilizzavano continuamente durante le riunioni.
“La cultura è cambiata all’interno di Apple quando siamo stati in grado di essere sempre attivi e di inviare messaggi e controllare le cose dall’iPhone”, ha affermato Tony Fadell, ex vicepresidente senior di Apple. “Sapevamo che lo smartphone aveva delle grandi potenzialità, ma non potevamo di certo immaginare che sarebbe diventato essenziale per gestire il lavoro”.
Un anno dopo, la società lancio l’iPhone 3G e creò l’App Store, e Greg Joswiak, vicepresidente senior del marketing mondiale di Apple, pensava che sarebbe stato un grande successo se l’App Store avesse avuto 50 app nelle sue prime settimane di vita. I numeri hanno superato le aspettative di Apple, con 500 app presenti sullo store al momento del lancio e una media di circa 25.000 app presentate per l’approvazione a settimana.
Un’altra storia interessante riguarda gli acquisti in-app. Phillip Shoemaker, che ha supervisionato il processo di revisione dell’app, ha raccontato di come sua figlia ha speso 450 dollari per un gioco dei Puffi.
Shoemaker ha assistito in prima persona a un’altra sorpresa, ma a casa, non al lavoro. Sua figlia di 5 anni, Mylie, si è appassionata di un gioco chiamato “Villaggio dei Puffi”. Ci ha giocato per settimane e settimane. Un giorno, Shoemaker ricevette una fattura della carta di credito che mostrava che aveva pagato oltre 450 dollari ad Apple, il suo stesso datore di lavoro. Per quale motivo?A causa degli acquisti in-app effettuati dalla figlia nel gioco dei Puffi.
La storia, combinata con i reclami dei clienti sui costi nascosti degli acquisti in-app, ha spinto il team a creare la “Regola Mylie”, che richiedeva un’ulteriore due diligence sulle app per bambini. Ciò ha portato a un aggiornamento iOS che richiedeva una password per acquistare qualsiasi cosa all’interno di un’app.
Infine, nell’intervista si parla anche dell’aggiunta della fotocamera frontale sull’iPhone 4.
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