Parlando di iOS 16 e non solo, ha riscosso molto successo Apple Pay Later, il servizio – annunciato durante la WWDC22 – che permetterà di suddividere un pagamento in quattro rate da saldare nel giro di sei settimane.
Purtroppo, quando disponibile, sarà una esclusiva del mercato statunitense (magari in futuro sbarcherà anche in altri paesi, chi può dirlo). Detto ciò, c’è ancora un dubbio da sciogliere e Bloomberg prova a fare chiarezza.
Stando alle ultime diffuse dalla multinazionale, per i controlli del credito e le conferme dei prestiti il colosso di Cupertino non si affiderà ad una banca partner, ma alla sua sussidiaria Apple Financing LLC. Quest’ultima ha infatti tutte le carte in regole per gestire servizi bancari di questo tipo.
La notizia non è così scontata, visto che fino ad oggi per tutti i servizi finanziari – come Apple Card e Apple Cash – Apple è stata supportata da banche di terze parti come Goldman Sachs. Il report sottolinea però che partner come Mastercard e, appunto, Goldman Sachs avranno comunque un “piccolo ruolo” nel programma Pay Later.
Leggi o Aggiungi Commenti