Attraverso una nota interna diramata da Apple e rivolta a tutti i tecnici che lavorano in App Store e nei centri autorizzati, l’azienda ha informato che non bisogna più fornire né assistenza né riparazione agli iPhone di dubbia provenienza, ovvero quelli che risultano persi o rubati.
Quando un iPhone viene perso o rubato, il proprietario può cancellare tutti i dati presenti al suo interno da remoto e può anche disabilitarne il funzionamento. Tutto questo può avvenire soltanto se la funzione Trova il mio iPhone è attiva ma molti dispositivi addirittura non sono nemmeno protetti da un codice. In questo caso, all’utente che subisce il furto, generalmente non resta altro che denunciare la cosa alle forze dell’ordine e l’IMEI del dispositivo viene registrato.
Successivamente a questa segnalazione, l’IMEI del dispositivo incriminato finisce nel registro dei dispositivi persi della GSMA, un database globale dell’associazione mondiale degli operatori telefonici, la stessa che organizza il Mobile World Congress di Barcellona.
D’ora in poi, quando una persona porterà un iPhone in un Apple Store o in un centro autorizzato, la prima cosa che verrà effettuata sarà un controllo dell’IMEI su questo database e nel caso in cui risultasse una corrispondenza, verrà negata ogni richiesta di riparazione perchè probabilmente il dispositivo è stato ottenuto in modo fraudolento.
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