La legge sul sideloading dell’UE aprirebbe le “porte” al malware, parola di Apple

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L’Unione Europea è pronta a introdurre una nuova legislazione che influenzerebbe in modo significativo il modo in cui l’App Store opera in Europa.

Il Digital Markets Act è in fase di sviluppo da un po’ di tempo e la versione definitiva, che potrebbe essere completata questo mese, consentirà il sideloading e opzioni alternative dell’App store. Apple dovrà consentire ai clienti in Europa di scaricare app al di fuori dell’App store e consentirà inoltre agli sviluppatori di utilizzare metodi di acquisto alternativi.

Il mancato rispetto della legge potrebbe costare ad Apple decine di miliardi di dollari e gli sforzi della società per combattere la legge non hanno avuto successo. A novembre, Craig Federighi, capo dell’ingegneria del software di Apple, ha affermato che il sideloading imposto dal Digital Markets Act aprirebbe le “porte” al malware. La normativa, ha affermato Federighi, “toglierebbe la scelta di una piattaforma più sicura”.

In una dichiarazione fornita al Wall Street Journal, Apple ha condiviso un pensiero simile:

“I governi e le agenzie internazionali di tutto il mondo hanno esplicitamente sconsigliato i requisiti di sideload, che paralizzerebbero le protezioni della privacy e della sicurezza che gli utenti si aspettano”.

I funzionari europei non sono stati influenzati dalle argomentazioni di Apple relative alla privacy e alla sicurezza e, a luglio, il capo della concorrenza digitale dell’Unione Europea Margrethe Vestager ha affermato che Apple non dovrebbe usare queste scuse per limitare la concorrenza. “I clienti non rinunceranno né alla sicurezza né alla privacy se utilizzano un altro app store o se effettuano il sideload”, ha affermato.

L’intero ambito della disposizione sul sideloading nel disegno di legge non è ancora noto poiché non è ancora stato definito e alla fine potrebbe dare ad Apple un po’ di spazio per limitare l’ambito del sideloading. Dopo che il disegno di legge sarà finalizzato, sarà approvato dal parlamento e dagli Stati membri e entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno.