L’annuncio del programma Self Service Repair ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta, una mossa inaspettata da parte di Apple. Le riparazioni fai-da-te, con ricambi e tool originali, però faranno fatica a convincere alcuni utenti, secondo la ricerca condotta da Consumer Intelligence Research Partners.
In base ai dati raccolti dal CIRP, quasi tutti gli iPhone in uso hanno un display “utilizzabile”, e lo stesso discorso vale per le batterie. I display utilizzabili pur presentando crepe rappresentano il 12%, quelli inutilizzabili e che richiedono necessariamente una sostituzione il 6%. Per quanto riguarda le batterie, il 26% garantisce almeno mezza giornata di utilizzo senza necessità di ricarica, per il 14% invece è richiesto un ciclo di ricarica ogni due ore circa.
Il numero ridotto di dispositivi che necessitano riparazioni è sicuramente un dato interessante, ma non bisogna trascurare un altro fattore: saranno probabilmente in pochi gli utenti che si lanceranno in riparazioni fai-da-te, vista la possibilità di danneggiare ulteriormente il proprio dispositivo. Apple fornisce manuali e strumenti, è vero, ma mettere in pratica ciò che è scritto (oppure mostrato su portali come iFixit) non è una passeggiata.
E secondo Mike Levin, co-fondatore del CIRP, c’è anche altro da tenere in considerazione:
Le persone acquistano un nuovo iPhone per diverse ragioni, tra cui le prestazioni del processore e una memoria interna più capiente. Quindi, solo una piccola parte di utenti posticiperà l’acquisto di un nuovo iPhone riparando il dispositivo che ha tra le mani approfittando del programma Self Service Repair.
Utilizzato o meno, è importante che tra le opzioni degli utenti ci sia il Self Service Repair. Un’apertura che in molti non si aspettavano dal gigante di Cupertino. Voi cosa ne pensate? Saranno davvero in pochi a prenderlo in considerazione?
Il programma Self Service Repair sarà disponibile negli Stati Uniti ad inizio 2022 e in altri paesi, Italia compresa, nel corso dello stesso anno.
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