Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato l’arresto di Yaroslav Vasinskyi. L’accusa è di aver collaborato con REvil, un gruppo che ha compiuto attacchi ransomware contro aziende ed enti governativi negli USA.
Lo scorso aprile, REvil ha preso di mira Quanta Computer, fornitore di Apple, e ha rubato gli schemi dei MacBook Pro da 14 e 16 pollici presentati questo ottobre. Il gruppo di hacker ha chiesto addirittura all’azienda di Cupertino 50 milioni di dollari per non diffondere altri documenti “interni”. Documenti che poi, nelle settimane successive, sono misteriosamente scomparsi dal sito web di REvil, così come le minacce di estorsione.
L’attività illecita di REvil è andata avanti e a maggio è stato portato a termine un cyberattacco a Colonial Pipeline, che ha causato una carenza di gas in tutta la costa orientale degli Stati Uniti. A luglio ancora un colpo, questa volta al software di gestione di Kaseya.
Il Dipartimento di Giustizia USA ha confermato che Vasinskyi ha preso parte al “colpo Kaseya”, ma forse è coinvolto anche nell’attacco a Quanta Computer. Vasinskyi – che avrebbe ricevuto 6,1 milioni di dollari da Yevgeniy Polyanin, ricercato all’estero – sarebbe ora in custodia e rischierebbe fino a 115 anni di carcere.
Sono stati messi a segno anche altri arresti, alcuni dei quali in Romania. Il governo statunitense ha dunque con buoni esiti collaborato con altri paesi per porre fine all’attività di REvil.
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