Sono arrivati ufficialmente sul mercato ed è giusto che, come da tradizione, vengano sottoposti al teardown. Stiamo parlando degli AirPods 3, i cui segreti ci vengono svelati da 52audio, canale YouTube con focus sui dispositivi audio.
Partendo dagli auricolari, al loro interno nascondono (uno per auricolare) un sensore il cui compito è di rilevare il contatto con la pelle e capire di conseguenza se sono indossati o meno. A parte questa, nessuna novità di rilievo: i componenti sono collegati via cavo FPC ad una batteria da 0,133 Wh.
Per quanto riguarda il case di ricarica (molto simile a quello degli AirPods Pro), spicca il gruppo di magneti necessario nel caso di un caricabatterie MagSafe. All’interno della custodia anche un pad termico, che previene problemi che il riscaldamento durante la ricarica potrebbe causare.
Infine, la batteria del case è unica e da 345 mAh. Nella custodia degli AirPods Pro, invece, le celle sono due.
In conclusione, per chi fosse interessato al “punteggio di riparabilità” (tipico di iFixit), gli AirPods 3 – come gli altri auricolari wireless di Apple – sono praticamente impossibili da riparare. Possono essere smontati, non senza difficoltà, ma non riparati. Una volta degradatasi la batteria, c’è poco o nulla da fare.
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